Professione

Controlli, liti e banche dati: le proposte per il nuovo fisco

di Cristiano Dell’Oste e Giovanni Parente

Accertare la vera evasione fiscale. Riscuotere bene e in fretta. Evitare il contenzioso. La missione dell’agenzia delle Entrate non si esaurisce certo in questi tre comandamenti, ma per gli autori del Sole 24 Ore la “ripartenza” del Fisco passa da qui. La nomina del nuovo direttore Ernesto Maria Ruffini – che sostituisce Rossella Orlandi – e l’incorporazione di Equitalia a partire dal 1° luglio sono due passaggi che segnano, in qualche modo, un nuovo inizio nell’attività della macchina del Fisco italiano. E che offrono l’occasione per riflettere su come migliorarne l’attività.

Leggi le otto priorità individuate dagli esperti del Sole 24 Ore

Al di là delle indicazioni di dettaglio, quel che emerge dalle considerazioni degli esperti – sintetizzate nelle schede in pagina – è la necessità di “resettare” il rapporto Fisco-contribuente all’insegna del fair play e dell’ascolto reciproco. Troppe volte le istanze di ritiro degli atti in autotutela restano senza risposta. E lo stesso si potrebbe dire del contraddittorio, istituto che va usato di più e, soprattutto, interpretato come uno strumento che può davvero risolvere il contenzioso, e non solo come un passaggio formale di cui dar traccia nella verbalizzazione. Se i contribuenti avanzano argomentazioni credibili  – questo è il senso delle indicazioni degli esperti  – i funzionari del Fisco devono tenerle in considerazione in modo sostanziale.

Una volta accertata l’evasione fiscale, poi, l’approccio dell’Agenzia dovrebbe essere indirizzato all’immediata definizione e riscossione delle somme accertate, evitando il più possibile contenzioso. Ma perché questo possa accadere servono funzionari che abbiano il potere di “trattare” e “chiudere accordi” con i contribuenti. E sarebbe utile, in quest’ottica, far sì che i contenziosi evitati rientrino tra gli obiettivi degli uffici.

Quello che viene suggerito è una sorta di cambiamento culturale, che potrebbe anche beneficiare di un aggiornamento del sistema delle statistiche e dei report annuali: oltre alle cifre relative all’evasione scovata e agli imponibili recuperati, sarebbe corretto riferire anche sull’esito dei recuperi con un dettaglio degli importi contestati. Del resto, uno dei problemi dovuti alla differenza temporale tra rettifiche e “incassi” è l’esatta quantificazione del riscosso sull’accertato.

A livello di accertamento vero e proprio, l’attività dell’Agenzia andrebbe focalizzata sulla ricerca di materia imponibile in nero, cioè nascosta al Fisco, anziché sulla riqualificazione di operazioni “in chiaro” e sulla contestazione di violazioni formali. È un tema ricorrente, ma mai attuato davvero fino in fondo.

La sterminata produzione di circolari è un’altro dei punti critici dell’attività delle Entrate. Da un lato, le circolari dovrebbero essere emanate dalle Finanze (cioè da un soggetto diverso da quello chiamato ad applicarle); dall’altro, spesso arrivano troppo tempo dopo le norme che vanno a interpretare. Sempre sul fronte dell’interpretazione delle norme per i casi specifici, sarebbe utile pubblicare in modo massivo gli interpelli.

È chiaro che l’Agenzia risente delle storture del sistema fiscale italiano. Se le leggi tributarie sono incomprensibili, retroattive e cambiano di continuo, il rapporto tra Fisco e contribuenti parte già con il piede sbagliato. Ma la sfida che si apre con la “ripartenza” ora in atto è proprio far sì che le Entrate diventino un fattore di miglioramento del sistema. Ad esempio, utilizzando in modo sistematico le analisi costi-benefici ogni volta che viene introdotto un nuovo adempimento o un obbligo di comunicazione, chiedendosi quanto costala burocrazia ai contribuenti e quanta evasione è stata recuperata grazie ai nuovi obblighi.

Infine, un rinnovamento deciso sull’impostazione centro-periferia, per fare in modo che le indicazioni (anche di apertura) arrivate dalle direzioni centrali vengano poi concretamente recepite e messe in pratica dagli uffici territoriali.

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IL SONDAGGIO
L’elenco degli esperti che hanno risposto:

Primo Ceppellini

Dario Deotto

Luca Gaiani

Luigi Lovecchio

Roberto Lugano

Tonino Morina

Gian Paolo Ranocchi

Raffaele Rizzardi

Benedetto Santacroce

Gian Paolo Tosoni

Le domande

A ciascuno degli esperti interpellati è stato chiesto di fornire proposte di miglioramenti - a legislazione vigente - su diversi punti dell'attività dell'agenzia delle Entrate: nelle schede a fianco, una sintesi delle idee formulate

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