Il modello F24 770 gioca la carta della semplificazione con il flusso unico
Con l’aggiornamento delle specifiche tecniche sarà possibile inviare sia i modelli con il prospetto sia quelli che ne sono privi
Nonostante il differimento al 30 settembre 2025 del termine per l’invio, insieme al modello F24, del «Prospetto delle ritenute/trattenute operate» riepilogativo dei dati da gennaio ad agosto 2025, previsto dal provvedimento del Entrate 241540/2025, non è stato possibile disporre per tempo di tutte le informazioni necessarie per completare e rendere disponibili alle aziende e agli intermediari fiscali le procedure software aggiornate con le nuove funzionalità.
Sono infatti veramente pochissime le software house associate ad AssoSoftware che hanno deciso di rilasciare comunque le nuove funzionalità per poter compilare e trasmettere all’agenzia delle Entrate il suddetto «Prospetto delle ritenute/trattenute operate», in quanto sussistono al momento importanti limitazioni tecniche e operative che ne rendono, se non impossibile, perlomeno poco pratico e vantaggioso il suo utilizzo rispetto ai tradizionali quadri ST e SV del modello 770. Va ricordato, infatti, che a partire dal 2025 i sostituti d’imposta con non più di cinque percipienti, che rispettano determinati requisiti dimensionali, possono assolvere l’obbligo dichiarativo annuale con una modalità semplificata, comunicando già durante l’anno, in sede di versamento periodico con il modello F24, i dati delle ritenute e trattenute operate, senza dover più predisporre e inviare l’anno successivo il modello 770.
Tra i maggiori vincoli tecnici e operativi, che hanno reso difficoltoso l’aggiornamento dei software gestionali, vi sono infatti:
- l’impossibilità di predisporre un unico flusso utilizzando il nuovo tracciato «F7725» per inviare tutti i modelli F24, quindi sia quelli contenenti il prospetto (con il nuovo record N) che quelli che privi dello stesso, con la conseguenza che nella quasi totalità dei casi gli intermediari fiscali dovrebbero (al momento) inviare due flussi separati, talvolta anche con riferimento al medesimo contribuente;
- l’assenza di ogni indicazione circa la generazione dei «crediti da dichiarazione», finora gestiti tramite il quadro SX del modello 770 e utilizzabili, ad esempio, con i codici tributo «6781» e «6782» ovvero con i codici tributo «1712» e «1713»;
- l’impossibilità di apporre il visto di conformità per l’utilizzo in compensazione dei crediti di importo elevato;
- l’assenza di informazioni circa le modalità di utilizzo del modello nel caso coesistenza di due diversi consulenti dell’azienda, che a oggi possono compilare separatamente il modello 770.
Su tutti questi temi l’agenzia delle Entrate si era riservata nei mesi scorsi di effettuare ulteriori approfondimenti, ma non ha finora fornito alcuna risposta ufficiale.
In particolare, per quanto riguarda il primo vincolo - forse il più urgente e gravoso a livello operativo - qualora venga confermata la possibilità di predisporre un unico flusso utilizzando il nuovo tracciato «F7725» per inviare tutti i modelli F24, occorrerà comunque attendere l’aggiornamento delle specifiche tecniche e a seguire dei controlli Sogei, che al momento impediscono l’invio di F24 privi del prospetto.
È quindi evidente che, qualora i chiarimenti necessari e gli aggiornamenti tecnici non dovessero arrivare in tempi brevissimi, verrebbe meno la possibilità di adeguare le procedure anche per il 2026, stante che l’utilizzo dichiarativo del prospetto è possibile solo per l’intero anno.
Il che sarebbe un’occasione persa, stante che la sua diffusione potrebbe in futuro aumentare sensibilmente, soprattutto se dopo una prima fase conoscitiva e sperimentale vi sarà spazio per apportare alcuni correttivi che AssoSoftware ha già individuato e che semplificherebbero ulteriormente l’operatività, rendendone davvero vantaggioso il suo utilizzo.
Una volta disponibili le nuove funzionalità software, la produzione del «Prospetto delle ritenute/trattenute operate» da allegare al modello F24 sarà nella stragrande maggioranza dei casi totalmente automatica e non richiederà nessuna attività aggiuntiva agli operatori professionali degli studi e delle aziende.
In pratica, le funzionalità di elaborazione dei modelli F24 si preoccuperanno di “indagare” se all’interno degli F24 prodotti esistono uno o più codici tributo relativi a ritenute o trattenute operate, tra quelli elencati nell’allegato 1 al provvedimento del 31 gennaio 2025. In questo caso, dopo aver impostato coerentemente il periodo di riferimento, saranno in grado di generare e quindi di trasmettere, insieme all’F24, anche il «Prospetto delle ritenute/trattenute operate».
La nuova modalità dichiarativa risulterà sicuramente interessante per gli intermediari di area fiscale (ad esempio i commercialisti e i centri di assistenza fiscale), i cui clienti devono versare esclusivamente ritenute di lavoro autonomo con codice tributo «1040».
Ma anche per i consulenti del lavoro e per le aziende con dipendenti, anche se in ambito lavoro i crediti da dichiarazione, in assenza di chiarimenti da parte dell’agenzia delle Entrate, sembrano essere al momento forse più facilmente gestibili tramite il quadro SX.