Si analizzano criticamente le principali innovazioni apportate alla disciplina del regime di “adempimento collaborativo” dal relativo decreto di riforma (Dlgs n. 221/2023), con particolare riguardo all’ampliamento della sfera soggettiva dei potenziali destinatari, al potenziamento della “premialità” sul fronte sanzionatorio, alle novità procedimentali ed agli istituti di “resipiscenza” fruibili dai soggetti aderenti regime.
Premessa
Come noto, al regime di “adempimento collaborativo” sono state apportate diverse innovazioni dal Dlgs n. 221/2023, al fine specifico, di potenziarne il ruolo nel contesto degli istituti di tax compliance [1], nonché di estenderne (almeno embrionalmente) le logiche anche al di fuori dell’area della “grande impresa” (articoli 17, comma 1, lett. g), n. 1 e 20, comma 1, lett. a), n. 4, L. n. 111/2023) [2]. Attraverso tali modifiche il legislatore delegato tenta di risolvere una serie di criticità, puntualmente...