Nella querelle sull’articolo 20 dell’imposta di registro dalla Corte Ue arriva l’ennesimo stop
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Manifestatamente irricevibile. È questo il giudizio espresso dalla Corte di giustizia europea nell’ordinanza C-250/22 del 21 dicembre 2022 in relazione alla questione pregiudiziale posta dalla Corte di cassazione sul rapporto tra l’articolo 20 del Dpr 131/1986 (imposta di registro) e alcune disposizioni della direttiva comunitaria Iva. È il più recente capitolo della lunghissima saga tutta italiana sull’interpretazione dell’articolo 20 dell’imposta di registro.
Riavvolgendo il nastro, nel corso degli...