Nuovi principi contabili: imprese orfane della «derivazione»
L’impatto delle nuove disposizioni del Codice civile e dei nuovi principi contabili nazionali emanati dall’Oic sta impattando pesantemente, in queste settimane, su imprese e professionisti. Con alcuni punti critici che mettono a dura prova gli esperti e, in qualche caso, restano ancora senza risposte. In cima alle preoccupazioni ci sono le modifiche per l’esposizione dei derivati, con nuove voci nello Stato patrimoniale e nel Conto economico per consentirne l’iscrizione in base al fair value e rendere così evidenti gli impatti finanziari di esercizio in esercizio. Ma altrettanta, se non maggiore, preoccupazione genere l’assenza di una norma di coordinamento tra le nuove disposizioni contabili e i possibili impatti Ires e Irap.
Quest’assenza è nota - si veda, da ultimo, l’decreto legislativo 139/15 con il Testo Unico e le norme Irap. Di conseguenza, si profila il rischio di dover realizzare i bilanci civilistici secondo le nuove regole, e dover poi elaborare un “bilancio ombra” secondo le vecchie regole, ai soli fini fiscali. Una complicazione che potrebbe interessare quasi mezzo milione di imprese, orfane di un «principio di derivazione» e di una disciplina transitoria.
Un’ulteriore conferma di queste difficoltà è giunta ieri da Milano, alla prima tappa del roadshow dedicato a Bilancio e nuovi principi contabili Oic, organizzato da Pwc in collaborazione con Andaf (associazione nazionale dei direttori amministrativi e finanziari) presso la sede del Sole 24 Ore, con oltre cinquecento partecipanti, tra professionisti e fiscalisti d’impresa.
Nell’incontro di ieri - il primo di una serie, la prossima data sarà il 24 gennaio a Roma - dopo gli interventi iniziali di Andrea Toselli (Assurance leader Pwc) e Massimo Campioli (vicepresidente Andaf) i relatori Alessandro Turris, Antonella Portalupi, Riccardo Bua Odetti e Paolo Micanti hanno dapprima evidenziato i vari aspetti più rilevanti della riforma (con il debutto di venti nuovi principi contabili nazionali), tornando poi a discuterne nel corso di una tavola rotonda con il direttore tecnico dell’Oic, Tommaso Fabi e con Guerino Russetti, dell’Agenzia delle Entrate. L’Oic ha anche confermato l’impegno ad accompagnare questa complessa transizione alle nuove regole con una serie di incontri sul territorio.