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Bonus ristrutturazioni, così gli eredi possono mantenere il diritto alla detrazione

Se l’usufrutto appartiene alla madre e la nuda proprietà alle figlie le rate non fruite dal defunto si perdono

di Silvio Rivetti

La domanda

Con atto notarile nel 2022 il padre (proprietario esclusivo) dona la nuda proprietà alle figlie, riservando per sé e dopo di sé alla moglie, che accetta la riserva, l’usofrutto di un rustico in corso di ristrutturazione. Sempre in questo atto notarile si precisa che i bonus per la parte ancora non utilizzata resteranno a favore dei donanti. Il padre eseguirà nuovi lavori di ristrutturazione con nuovi bonus. Nel 2024 l’uomo viene a mancare. Questi bonus vanno persi o possono essere detratti dalle figlie o dalla moglie? Da informazioni ricevute ci è stato detto che le figlie non consolidando la proprietà per intero non possono usufruirne, e neppure la moglie che ha ricevuto per accrescimento l’usofrutto. È così? Può la moglie rinunciare all’usufrutto o fare un contratto di comodato gratuito in data odierna o con data retroattiva alle figlie che consolidano l’intera proprietà? E se può cedere l’usofrutto solo in data odierna si possono recuperare le detrazioni per gli anni mancanti successivi?
M. L. - Vicenza

È possibile sostenere, nel peculiare caso in esame, la trasferibilità a favore delle figlie delle rate residue non fruite delle detrazioni fiscali, relative alle spese sostenute dal padre già usufruttuario, a condizione che la madre rinunci all’usufrutto e che le figlie siano nella detenzione materiale e diretta del bene.

Occorre premettere che la scelta del padre, di donare la nuda proprietà dell’immobile di cui si discute alle figlie, con la riserva di usufrutto per sé e dopo di sé al coniuge ai...