L'esperto rispondeAdempimenti

Il soggetto che lavora in Kuwait da dicembre 2018 è fiscalmente residente all’estero dal 2019

di Alfredo Calvano

La domanda

Dal 1° dicembre 2018 lavoro all’estero (Kuwait), per un’azienda di diritto kuwaitiano, mia moglie vive in Italia dovo ho la casa di proprietà e l’auto di proprietà; io sono iscritto Aire e pensionato della pubblica amministrazione dal 2013. Ho un regolare contratto di lavoro come dipendente, un contratto annuale per locazione della mia abitazione, un contratto annuale per l’affitto dell'auto, un c/c bancario aperto presso banca locale. Sono in possesso di permesso di residenza kuwaitiano, patente di guida kuwaitiana, assicurazione medica pubblica e privata, fornita dall’azienda.
Posso ritenermi fiscalmente residente all’estero e dichiarare/pagare le imposte in italia solo per i redditi percepiti in patria (immobili, pensione, eccetera)?
A.S. – Roma

Nel caso del lettore, ricorrono tutti i presupposti formali e fattuali perché possa considerarsi fiscalmente residente all'estero, nello specifico in Kuwait. Questo Paese, peraltro, ai fini dell'articolo 2-bis del Tuir, Dpr 917/1986, non essendo considerato a fiscalità privilegiata, non comporta a carico del contribuente interessato neppure la procedura dell’inversione dell’onere della prova al fine di dimostrare l’effettività del domicilio fiscale estero. Tuttavia, si evidenzia che l’assunzione di questa nuova soggettività fiscale varrà a decorrere dal periodo d'imposta 2019, in quanto il trasferimento all’estero è avvenuto nell'ultimo mese del 2018. Resta fermo l’obbligo degli adempimenti dichiarativi ed impositivi in Italia per i redditi qui prodotti.

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