L'esperto rispondeImposte

L’acquisto di tablet e smartphone da parte del non rivenditore sconta l’Iva ordinaria

Quando il cliente acquista direttamente dal fornitore i beni in argomento riceve una fattura in regime Iva ordinario e non in reverse charge

di Anna Abagnale

La domanda

Un’impresa che commercia a livello nazionale prodotti elettronici e dispositivi mobili vende sia tramite marketplace sia tramite il proprio portale. Sul marketplace, in base all’articolo 21, comma 2, lettera n-bis, Dpr 633/1972, le fatture sono emesse dal gestore, che applica automaticamente il reverse charge ex articolo 17, comma 6, lettera b), Dpr 633/1972 per tutti gli acquirenti soggetti passivi Iva, senza addebito d’imposta. Una società cliente ha già acquistato tablet e smartphone tramite la piattaforma ricevendo fattura “per conto” del venditore in regime di inversione contabile e intende ora acquistare gli stessi beni direttamente dal portale istituzionale del fornitore. Quest’ultimo ritiene però di dover applicare l’Iva ordinaria al 22%, poiché l’acquirente non è rivenditore e quindi non rientra nell’ambito di applicazione del reverse charge; la fattura emessa ex articolo 22 costituisce, infatti, solo certificazione del corrispettivo e non integra il requisito soggettivo richiesto per l’inversione contabile. Qual è la condotta corretta?
G. B. - Napoli

L’articolo 17, comma 6, lettera c, Dpr 633/1972 dispone l’applicazione dell’inversione contabile per «le cessioni di console da gioco, tablet, pc e laptop, nonché alle cessioni di dispositivi a circuito integrato, quali microprocessori e unità centrali di elaborazione, effettuate prima della loro installazione in prodotti destinati al consumatore finale». Secondo l’interpretazione dell’agenzia delle Entrate (da ultima risposta ad interpello 643/2021), tale norma si applica per le sole cessioni dei...