L'esperto rispondeImposte

Recesso del socio, la rivalutazione solo civilistica è irrilevante per il Fisco

di Gianluca Dan

La domanda

Nel caso di recesso di un socio da una società di persone, tra gli importi da liquidare al receduto vi sono anche delle riserve in sospensione d’imposta (ad esempio, le rivalutazione) iscritte nel patrimonio. In proporzione alla quota detenuta vengono attribuite al socio receduto, che dovrà tassare in quanto imponibili. Devono essere tassate anche come reddito della società di persone, prima di essere attribuite e liquidate all’ex socio?
F.G. – Varese

In merito al Dl 185/2008 che ha consentito la rivalutazione dei beni la circolare 6 maggio 2009 n. 22 ha chiarito che nel caso di rivalutazione con rilevanza solo civilistica il prelevamento o la distribuzione del saldo attivo da parte dell’imprenditore individuale o di una società di persone in contabilità ordinaria è irrilevante ai fini della tassazione. Peraltro, la distribuzione effettuata da una società di persone non produce effetti neanche ai fini del costo fiscale della partecipazione.
Invece se la rivalutazione ha avuto rilevanza fiscale mediante il versamento dell’imposta sostitutiva il prelevamento o distribuzione del saldo non affrancato richiede che venga apportata un’apposita variazione in aumento del reddito di impresa con attribuzione del maggior reddito per trasparenza ai soci.
Invece se il saldo attivo di rivalutazione era stato affrancato non si deve apportare alcuna variazione in aumento in sede di prelevamento o distribuzione della riserva.

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