Contabilità

I bilanci degli Enti del terzo settore fanno i conti con le erogazioni liberali

Primo rendiconto d’esercizio da consegnare nel Registro unico nazionale. L’obbligo riguarda gli enti che si sono iscritti entro il 30 settembre 2022

Enti del Terzo settore alla prova con l’approvazione del primo bilancio d’esercizio da depositare nel Registro (Runts). Il prossimo 30 giugno, infatti, per tutte le realtà per le quali l’iscrizione si è perfezionata entro il 30 settembre 2022, nonché per organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale trasmigrate scatta l’obbligo di deposito del bilancio d’esercizio 2022 secondo i nuovi schemi ministeriali (Dm 5 marzo 2020).

Gli enti del Terzo settore nell’approvare il proprio bilancio entro un termine congruo che gli consenta di rispettare la scadenza del 30 giugno, dovranno fare i conti con i nuovi modelli di rendicontazione nonché con l’applicazione dell’ Oic35.

Particolare attenzione, ad esempio, con riferimento al principio contabile citato, dovrà essere prestata nella rilevazione delle erogazioni liberali e alle altre «transazioni non sinallagmatiche». In questo senso, quindi, in linea con l’Oic35 per le liberalità vincolate bisognerà procedere ad una differente contabilizzazione a seconda che il vincolo sia imposto dall’organo amministrativo o dal donante.

Nel primo caso, laddove l’ente vincoli risorse a progetti specifici, dovrà essere rilevato un accantonamento nelle voci del Rendiconto gestionale, A9 oppure E8 (nel caso in cui le somme siano destinate a copertura delle spese di supporto generale future), in contropartita alla voce Patrimonio netto vincolato AII 2) «Riserva vincolata per decisione degli organi istituzionali».

Nel caso, invece, di vincolo apposto da un donatore, l’ente dovrà rilevare le attività in contropartita alla voce del Patrimonio Netto Vincolato AII 3) «Riserve vincolate destinate da terzi» rilasciando la riserva in contropartita all’apposita voce di provento del rendiconto gestionale o alla voce A10 o E9, anch’esse aggiunte dal principio contabile.

Analogamente gli enti nella predisposizione del bilancio dovranno prestare attenzione alla documentazione concernente la strumentalità e secondarietà delle attività diverse richiesta dall’articolo 13, comma 6 del Cts. Per gli enti che predispongono il bilancio nella forma ordinaria occorrerà riprodurre tale dichiarazione nella relazione di missione (punto numero 21 del Modello C), mentre quelli che utilizzano il rendiconto per cassa riporteranno tale documentazione in calce al rendiconto medesimo.

Con riferimento agli adempimenti annessi al deposito in scadenza al 30 giugno, gli Ets dovranno tener conto delle modalità previste dal Decreto istitutivo del Runts (Dm 106/2020) e di quanto precisato dal ministero del Lavoro nei recenti orientamenti di prassi. Nello specifico, il deposito del bilancio unitamente al verbale di approvazione dello stesso da parte dell’organo competente, dovrà seguire la procedura telematica individuata dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali con la conseguenza che il file del bilancio dovrà essere necessariamente firmato nel formato Pdf/A, pena lo scarto dell’istanza.

Inoltre, per gli enti del Terzo settore che hanno nominato l’organo di controllo/revisore legale, occorrerà allegare – insieme al bilancio – anche la relazione di tali organi come ha avuto modo di precisare il ministero del Lavoro nella nota 17146 del 15 novembre scorso.

Infine, entro la medesima data del 30 giugno gli Ets dovranno depositare anche la rendicontazione delle raccolte fondi occasionali di cui all’articolo 79, comma 4, lettera a) del Cts. Una richiesta che, seppur origini da disposizioni fiscali, assume validità civilistica in ragione dell’obbligo imposto dal Codice del Terzo settore (articolo 48, comma 3).

La rendicontazione, sarà inserita nel bilancio per gli Ets che redigono il bilancio in forma «ordinaria» (articolo 13, comma 1 del Cts) o in calce al rendiconto per cassa per quelli che lo predispongono in tale forma. La predetta rendicontazione, redatta in conformità con il modello incluso nelle linee guida ministeriali per la raccolta fondi del 9 giugno 2022, peraltro per il 2021 potrà essere depositata, in linea con quanto previsto dalla Nota ministeriale 17146 citata anche unitamente al bilancio.

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