Imposte

Rinnovabili, aperto il canale per il tax credit sui sistemi di accumulo. Richieste entro il 30 marzo

Possono essere presentate le domande per le spese sostenute nel 2022 per le installazioni collegate a impianti di energia verde, come i pannelli fotovoltaici. Plafond di 3 milioni di euro

Sarà aperta fino al 30 marzo 2023 la possibilità di inviare la richiesta di accesso al credito d’imposta, introdotto dalla legge di Bilancio 2022 (legge 234/2021), legato alle spese sostenute nel 2022 per l’installazione di sistemi di accumulo dell’energia collegati a impianti alimentati da fonti rinnovabili, come i pannelli fotovoltaici.

Possono beneficiare del credito d’imposta le persone fisiche che, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022, hanno sostenuto spese documentate relative all’installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili, anche se già esistenti, e beneficiari degli incentivi per lo scambio sul posto (Dl 91/2014).

L’istanza va presentata esclusivamente con modalità telematiche, utilizzando il servizio web disponibile nell’area riservata, direttamente dal contribuente o tramite un intermediario. Entro cinque giorni dall’invio viene rilasciata una ricevuta che attesta la presa in carico della domanda (o lo scarto, con le relative motivazioni).

Il credito è utilizzabile nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2022, in diminuzione delle imposte dovute, e l’eventuale ammontare non utilizzato potrà essere fruito negli anni successivi.

Plafond e limiti di spesa agevolata

Nella domanda i soggetti richiedenti dovranno indicare l’importo della spesa agevolabile sostenuta nell’anno 2022 per l’installazione dei sistemi di accumulo. Condizione necessaria ai fine della detrazione è che i sistemi di accumulo siano integrati a impianti per la produzione elettrica da fonti rinnovabili.

Per il credito d’imposta è stato fissato dalla norma un limite complessivo di spesa pari a 3 milioni di euro per l’anno 2022. L’importo del rimborso spettante verrà stabilito solo successivamente, con provvedimento, in base alle istanze trasmesse e delle risorse disponibili.

L’agenzia delle Entrate, sulla base del rapporto tra l’ammontare delle risorse stanziate (ossia 3 milioni di euro per l’anno 2022) e l’ammontare delle spese agevolabili indicate nelle istanze, renderà nota la percentuale del credito d’imposta spettante a ciascun soggetto, che potrà coprire fino al 100% delle spese sostenute qualora l’ammontare complessivo delle spese agevolabili risulti inferiore al limite complessivo di spesa. Questa percentuale sarà resa nota entro dieci giorni dopo il 31 marzo 2023.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©