Campione d’Italia, riduzione forfettaria al 28,02% per i redditi del 2017

Le Entrate fissano al 28,02% la riduzione forfetaria da applicare ai redditi del 2017 delle persone fisiche che sono iscritte nei registri anagrafici del Comune di Campione d’Italia.

Il provvedimento 33395/2018 dell’Agenzia dispone che per il periodo di imposta 2017 la riduzione forfetaria del cambio da applicare, come previsto dall’articolo 188-bis del Tuir, ai redditi delle persone fisiche con i requisiti citati, prodotti in franchi svizzeri nel territorio dello stesso comune per un importo complessivo non superiore a 200mila franchi, è pari al 28,02 per cento.
La legge di Stabilità 2014 (legge n. 147/2013) ha previsto che la riduzione forfetaria del cambio di cui al citato articolo 188-bis deve essere stabilita con un provvedimento del direttore dell’agenzia delle Entrate, da emanare, su conforme parere della Banca d’Italia, entro il 15 febbraio di ciascun anno.

Va evidenziato, infatti, che i commi da 631 a 633, dell’articolo 1, della legge di Bilancio 2014, hanno disposto, con decorrenza dal 2014, l’aumento dal 20 al 30 per cento della misura di riduzione del reddito imponibile ai fini Irpef delle persone fisiche iscritte nei registri anagrafici del Comune di Campione d’Italia, prevedendo altresì un meccanismo di adeguamento periodico di detta percentuale. La finalità agevolativa della novità introdotta dal legislatore, è quella di tenere in considerazione che i residenti a Campione d’Italia si devono confrontare con un livello di vita uguale a quello Svizzero che è , obiettivamente, più alto che in Italia.

In sostanza la normativa introdotta dalla legge di Bilancio 2014 prevede che la riduzione forfetaria, debba essere maggiorata o ridotta in misura pari allo scostamento percentuale medio annuale registrato tra le due valute, franco svizzero ed euro. In ogni caso tale riduzione forfetaria non può, comunque, essere inferiore al 20 per cento.
La Banca d’Italia ha comunicato, in riferimento alle medie annuali dei cambi del franco svizzero in euro, che per i periodi di imposta 2016 e 2017, queste sono pari rispettivamente a 1,09016 e 1,1117.

Agenzia delle Entrate, provvedimento 33395/2018