Collaboratori,disoccupazione verso la conferma nel Milleproroghe
In arrivo una soluzione “ponte” per assicurare ai collaboratori che perdono il lavoro il pagamento della Dis-coll scaduta a fine 2016, insieme ad un intervento per rendere strutturale questa indennità di disoccupazione.
La norma transitoria per assicurare la continuità nell’erogazione della prestazione sarà inserita con un emendamento del governo in sede di conversione in legge del Dl Milleproroghe all’esame della commissione Affari costituzionali del Senato, mentre la Dis-coll andrà a regime con un ulteriore emendamento all’articolo 6 del Ddl sul lavoro autonomo, all’esame della commissione Lavoro della Camera che affida una delega al governo per rafforzare le misure di welfare per i professionisti cosiddetti ordinisti. Con l’intervento allo studio dei tecnici di palazzo Chigi e ministero del Lavoro, rientreranno in questa delega anche i professionisti non ordinisti, quelli iscritti alla gestione separata Inps, vale a dire i collaboratori, compresi quelli a progetto. La delega, infatti, punta ad estendere le misure di welfare - dalla maternità alla malattia-, a eventuali perdite di reddito superiori al 30%, ricomprendendovi per i collaboratori anche l’indennità Dis-coll, che da sperimentale diventerebbe strutturale. Per finanziare questa misura si interverrà sulle aliquote assistenziali degli iscritti alla gestione separata. Come è noto, per effetto della legge di Bilancio l’aliquota contributiva per tutti i professionisti è stata sterilizzata al 25%. Accanto a questa aliquota che non verrebbe toccata, c’è poi l’aliquota assistenziale pari attualmente allo 0,72%, che dovrebbe salire allo 0,78%; con le risorse prodotte (ancora in via di definizione al Mef) si finanzierà una parte della delega, allargando le misure di welfare agli iscritti alla gestione separata e rendendo stabile la prestazione. «La Dis-coll è sempre stata una misura senza copertura contributiva e sperimentale - spiega il capo del team di esperti economici di Palazzo chigi, Marco Leonardi -, con la delega verrà resa strutturale ritoccando l’aliquota assistenziale della gestione separata, ora che l’aliquota contributiva è scesa al 25%».
Gli effetti di questo intervento strutturale, se sarà approvato dalla Camera, non saranno immediati: va prima emanata la delega, e poi servirà che l’Inps riapra le funzioni per chiedere ed erogare la Dis-coll. «È positivo che il governo abbia deciso di risolvere il problema - spiega il presidente della commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano (Pd) -. In qualità di relatore, presenterò l’emendamento per affrontare in maniera strutturale questa assenza di tutele per i collaboratori». L’emendamento presentato al Dl Milleproroghe da Annamaria Parente (Pd) sulla conferma per il 2017 della Dis-coll, con una previsione di costo di 54 milioni di euro era stato ritirato inizialmente per problemi di copertura. Prima che il governo annunciasse il doppio intervento - “strutturale” e ”ponte” - per garantire l’erogazione della Dis-coll anche a chi ne faccia richiesta oltre i termini scaduti del 31 dicembre 2016, era stato lanciato l’allarme dai sindacati sugli effetti negativi della mancata proroga per i collaboratori.