Adempimenti

Commissione Ue: ok all’esonero contributivo per gli autonomi

Via libera dall’esecutivo comunitario a due misure di sostegno per lavoratori e aziende

di Matteo Prioschi

Via libera dalla Commissione europea a due misure di sostegno per lavoratori e aziende. Il primo è l’esonero contributivo parziale in favore di lavoratori autonomi, professionisti e degli operatori sanitari già pensionati ma rientrati in servizio per l’emergenza Covid-19. Introdotto dalla legge di Bilancio 2021, potenziato nelle risorse fino a 2,5 miliardi di euro dal decreto legge Sostegni 1, prevede uno sconto sui contributi previdenziali fino a 3.000 euro per persona.

Lavoratori autonomi e professionisti lo possono richiedere a fronte di un reddito complessivo del 2019 non superiore a 50mila euro e un calo del fatturato o dei corrispettivi nel 2020 di almeno il 33% rispetto al 2019. Nei mesi scorsi è circolata la bozza del decreto ministeriale di attuazione, contenente le regole per le diverse categorie di beneficiari (autonomi iscritti all’Inps, professionisti iscritti alle Casse di previdenza, personale sanitario), nonché la scadenza per la presentazione della domanda per la decontribuzione fissata al 31 luglio.

Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ha annunciato inoltre l’ok della Commissione Ue per il contratto di rioccupazione, contenuto nell’articolo 41 del decreto Sostegni-bis. In base al Dl il contratto è utilizzabile dal 1° luglio al 31 ottobre 2021 per assumere lavoratori (escluso il settore agricolo e quello domestico) beneficiando di uno sgravio totale dei contributi per sei mesi fino a un importo di 3.000 euro. Per i neoassunti, però, deve essere previsto un percorso di sei mesi volto ad adeguare le loro competenze al nuovo ambito lavorativo, periodo in cui non possono essere licenziati.

Una volta concluso il periodo di formazione e la relativa agevolazione contributiva, il datore di lavoro può beneficiare degli altri esoneri contributivi previsti dalla normativa. Lo sconto legato al contratto di rioccupazione verrà riconosciuto fino a esaurimento dei fondi disponibili pari a 585,6 milioni di euro nel 2021 e 292,8 nel 2022, corrispondenti a una stima di 325mila nuovi assunti.

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