Professione

Dai commercialisti quattro check list per i visti sui bonus casa

di Giuseppe Latour

Quattro check list in arrivo. Una, quella sul bonus facciate, tra pochi giorni, forse già per la fine di questa settimana.

La Fondazione nazionale dei commercialisti sta per sbloccare i documenti che, dopo il varo del decreto antifrodi (Dl 157/2021), tutto il mercato attende, per risolvere i molti dubbi degli operatori legati al visto di conformità per la cessione di detrazioni diverse dal superbonus.

Nel corso delle settimane la pressione del mercato è aumentata, soprattutto per il bonus facciate: a partire dal 2022, infatti, la sua aliquota passerà dal 90 a un meno vantaggioso 60 per cento. Così, molti stanno cercando di chiudere i pagamenti entro fine anno per accedere alla percentuale più favorevole. E, a valle del pagamento, vanno messe a posto anche le pratiche per l’apposizione del visto.

Quindi, il documento sul bonus facciate arriverà in tempi stretti, forse già per la fine di questa settimana. «Gli altri seguiranno - spiega Pasquale Saggese, responsabile area Fisco della Fondazione dei commercialisti -: sicuramente ci saranno check list su ecobonus, sismabonus e bonus ristrutturazioni al 50%».

Nel giro di un paio di settimane il quadro dovrebbe essere completato. Anche se va ricordato che questi documenti non libereranno il professionista dalle sue responsabilità: «Si tratterà di linee guida, ma poi la responsabilità del visto sarà sempre del professionista», dice ancora Saggese.

Lo schema seguito da questi documenti sarà simile a quello già adottato per il superbonus. Molte verifiche, in sostanza, replicheranno quelle sul 110%, anche se ci sarà una complessiva semplificazione degli adempimenti, dal momento che la struttura dei visti per i bonus diversi dal 110% è più snella. Mancherà la parte sui compensi, un tema sul quale nella check list in materia di superbonus erano state date indicazioni: in questo caso, invece, si lascerà tutto alla libera contrattazione tra le parti.

Proprio per avere il quadro completo sulla materia dei visti di conformità, infatti, i commercialisti hanno da poco inviato alcuni quesiti all’agenzia delle Entrate, che danno il quadro di quali sono le questioni che, in questa fase, preoccupano di più i professionisti.

Sul fronte dei compensi, resta da capire se le spese relative ai professionisti siano detraibili. Una possibilità che, da quanto emerso finora, sembra esclusa (come confermato anche dal Servizio Bilancio del Senato nel suo dossier di analisi): potrebbe servire, allora, un intervento della legge di Bilancio per allineare gli altri bonus al 110%, almeno su questo fronte.

Resta un punto interrogativo sulle assicurazioni. Per il superbonus, infatti, è previsto che il professionista che rilascia le asseverazioni debba avere una polizza con un massimale di almeno 500mila euro. Non è chiaro se la regola valga anche per gli altri bonus: trattandosi di interventi di importo più ridotto, lo schema potrebbe essere differente.

Infine, in materia di prezzari, non è stato chiarito se la verifica della congruità dei costi possa essere fatta utilizzando il valore di mercato, in assenza di altri riferimenti validi.

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