Adempimenti

Dichiarazione integrativa per sanare gli errori di importo nel registro aiuti

Alcuni per sbaglio indicano la deduzione o variazione. Problemi sulla deduzione forfettaria nelle Regioni del Centro-Sud

di Roberto Lenzi

Le imprese che trovano nel «registro nazionale degli aiuti» l’indicazione di un importo diverso da quello utilizzato per gli aiuti automatici e hanno compilato in modo errato la dichiarazione dei redditi possono effettuare una ripresentazione della stessa per sanare la situazione. Questa operazione permetterà di correggere l’importo inserito sul registro e di salvaguardare così i plafond degli aiuti ottenibili anche mediante altre agevolazioni. Il chiarimento arriva dall’agenzia delle Entrate nella risoluzione 26/E del 15 aprile 2021 recante «chiarimenti in merito alle modalità di correzione dell’importo dell’aiuto spettante indicato nel prospetto aiuti di Stato e della conseguente iscrizione dell’aiuto individuale nel registro nazionale aiuti di Stato».

Il registro nazionale degli aiuti di Stato

Nasce al fine di garantire il rispetto dei divieti di cumulo e per soddisfare gli obblighi di trasparenza e di pubblicità. Le agevolazioni vengono inserite nel registro a cura degli enti concedenti. Nel caso dei cosiddetti aiuti fiscali automatici e semiautomatici, è l’agenzia delle Entrate che provvede alla loro registrazione nel Rna. Lo fa sulla base dei dati dichiarati dai contribuenti nell’apposito prospetto «Aiuti di Stato» nelle dichiarazioni fiscali. Il prospetto deve essere compilato dalle imprese con riferimento agli aiuti di Stato i cui presupposti per la fruizione si sono verificati nel periodo d’imposta di riferimento della dichiarazione. L’iscrizione in Rna dell’aiuto individuale è effettuata dall’agenzia delle Entrate nell’esercizio finanziario successivo a quello di presentazione della dichiarazione fiscale nella quale sono dichiarati dal beneficiario.

L’errore da sanare

Diversi contribuenti, invece di riportare l’importo dell’aiuto utilizzato, hanno trascritto l’ammontare della deduzione o della variazione in diminuzione, su cui è calcolata l’agevolazione. Questo importo, erroneamente dichiarato, è stato inserito in RNA dall’Agenzia. Le imprese, così, hanno visto ridursi i plafond a cui fanno riferimento gli aiuti ricevuti, di un importo più elevato rispetto a quanto usufruito effettivamente. Gli errori hanno riguardato in gran parte la deduzione forfetaria per i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato impiegati nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, prevista dal Dlgs 15 dicembre 1997, numero 446. L’ammontare della deduzione doveva essere indicato nel rigo IS2 colonna 2 del Modello Irap 2019 mentre l’importo relativo all’aiuto spettante era riportato nel rigo IS201 colonna 14 e 26 del prospetto Aiuti di Stato.

La soluzione prospettata

Le imprese che ritengono di aver erroneamente compilato il quadro Aiuti di Stato potranno sanare la situazione presentando una dichiarazione integrativa, riportando l’importo corretto, secondo quanto previsto dai commi 8 e 8-bis, dell’articolo 2 Dpr 322/1998. Sarà applicabile la sanzione amministrativa in misura fissa prevista dal decreto legislativo 18 dicembre 1997, numero 471, in relazione alla quale potrà beneficiare della riduzione di cui all’articolo 13 del Dlgs 18 dicembre 1997, numero 472.

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