Adempimenti

Famiglie con minori disabili, fino a 105 euro in più nell’assegno unico

Non più operativo il sistema delle detrazioni per i figli a carico

di Ilaria Ioannone e Gabriele Sepio

Assegno unico familiare (Auu): scatta un doppio bonus per le famiglie con figli disabili. Nel nuovo scenario disegnato dall’Auu (vedi lo speciale «Assegno unico, a chi spetta e come chiederlo: tutte le novità dal 1° marzo») emergono alcune novità di rilievo che interessano una platea vasta di cittadini con effetti favorevoli, specie per le fasce di reddito più basse, prossime alla no tax area.

L’assegno manda in soffitta il sistema generalizzato delle detrazioni per figli a carico nonché una vasta pletora di bonus e crediti d’imposta. Inoltre si passa dal parametro del reddito familiare alla situazione economica complessiva assegnando benefici anche alle famiglie con redditi e patrimoni elevati.

L’ammontare del contributo, infatti, varia in base a diversi fattori: il primo è l’indice Isee. Il beneficio è massimo per nuclei familiari con Isee pari o inferiori a 15mila euro (175 euro mensili per figlio minorenne) e va a scalare fino ad un minimo per i nuclei con Isee superiori a 40mila (50 euro per figlio minorenne).

Nello scenario descritto, in presenza di un figlio disabile è possibile potenziare e addirittura duplicare il beneficio fiscale. Vediamo come. Se il minore è affetto da una disabilità «media», sarà previsto un incremento della misura di 85 euro mensili che passa a 95 se «grave» per poi arrivare a 105 euro nel caso in cui il figlio minore sia «non autosufficiente».

Una maggiorazione questa da considerarsi «fissa» che non aumenta né tantomeno diminuisce a seconda dell’Isee del nucleo familiare (come accade per la misura base dell’Auu) e dipende solo dal grado di disabilità in base alla tabella allegata al Decreto Isee (Dpcm 159/2013).

Così, per esempio, una famiglia composta da genitori e un figlio minore con diritto all’indennità di accompagnamento (ai fini Isee è «non autosufficiente»), se con Isee inferiore a 15mila euro, potrebbe ottenere un Auu di 280 euro mensili (175+105), mentre con Isee superiore a 40mila euro, avrebbe diritto a Euro 155 mensili (50+105).

Per i figli con disabilità maggiorenni, invece, le cose cambiano. Nel caso in cui non abbia ancora compiuto 21 anni di età, indipendentemente dal grado di disabilità la maggiorazione verrà corrisposta nella misura fissa di 80 euro. In questo caso, però, ai fini del riconoscimento, come precisato dalla stessa circolare Inps numero 23 del 2022, occorrerà che il maggiorenne sia affetto da una disabilità almeno di grado medio.

Viceversa, nel caso in cui il figlio abbia compiuto 21 anni, è previsto un Auu(senza ulteriori maggiorazioni) che varia, in base all’Isee del nucleo familiare, da un massimo di 85 ad un minimo di 25 euro mensili.

In questo caso, però, resta ferma la possibilità della famiglia di cumulare l’Auu con la detrazione per familiari a carico (articolo 12 del Tuir) come di recente confermato dalla Circolare 4/E del 2022.

Un trattamento, quello appena descritto, che invece non è previsto in assenza di figli con disabilità. In questo caso nessun Auu verrà erogato una volta raggiunti i 21 anni (salvo l’applicazione dell’articolo 12 Tuir).

Per i medesimi, peraltro nel periodo tra i 18 anni ai 21 l’Auu non è automatico, ma occorrerà che gli stessi siano “attivi”. Sarà necessario quindi che questi stiano studiando o lavorando (basta anche un tirocinio sotto gli 8.000 euro) oppure iscritti presso un ufficio pubblico di collocamento. Diversamente non sarà possibile erogare né l’assegno unico né tantomeno a rigore dovrebbe operare la detrazione ex articolo 12 Tuir non avendo il figlio compiuto 21 anni di età. Un’incongruenza questa del sistema che lascerebbe nel limbo la fascia di età 18-21 senza agevolazioni consentendo però al raggiungimento del ventunesimo anno di età di applicare automaticamente l’articolo 12 Tuir per i figli a carico.

Più coerentemente, quantomeno la detrazione prevista dell’articolo 12 Tuir dovrebbe giovare anche le famiglie con figli “non attivi” tra i 18 ai 21 anni, colmando il fatto che l’Auu per loro non è previsto.

IN SINTESI

Assegno unico familiare rafforzato nel caso in cui il minore è un soggetto con disabilità. Viene infatti riconosciuta una maggiorazione che varia a seconda del grado. Se “lieve” l'incremento è di 85 euro, se grave 95 euro arrivando fino a 105 euro nel caso di figlio non autosufficiente.

Il grado di disabilità a cui si fa riferimento è quello previsto dal Dpcm 159/2013, allegato 3, mentre per i figli che hanno da 21 anni in su si ha diritto ad una cifra fissa di 80 euro mensili. Per ciascun figlio con disabilità non autosufficiente di età pari o superiore a 21 anni è previsto un assegno a vita il cui importo è variabile, in base all'Isee:

- Isee pari o inferiore a 15.000 euro: 85 euro mensili

-Isee da 15.000 a 40.000: importo modulato

-Isee superiore a 40.000 euro: 25 euro mensili

Il sistema, per come formulato, lascia nel limbo la fascia di età 18-21 anni considerato che le agevolazioni scattano al compimento del 21esimo anno

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