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Fattura elettronica, uno standard condiviso per i dati aziendali

Necessario un salto di qualità per ottenere concreti benefici di efficientamento dei processi aziendali

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di Roberto Bellini, direttore generale AssoSoftware


Due miliardi di fatture trasmesse quasi quattro milioni di cedenti/prestatori, 2.4% i documenti scartati: i numeri della fatturazione elettronica B2B a un anno dall’avvio dell’obbligo, sono un risultato oggettivamente molto positivo in termini di volumi e correttezza dei dati trasmessi.

Ora sono maturi i tempi per un salto di qualità verso la fattura elettronica 4.0, mutuando la sigla oramai consolidata del processo di trasformazione digitale delle imprese noto come «Industria 4.0». È un passaggio fondamentale per ottenere finalmente dei concreti benefici di efficientamento dei processi aziendali ed è connesso al trasferimento dei dati elaborabili della fattura da cedente a committente. Se finora la fattura elettronica ha assolto quasi esclusivamente alle finalità di carattere fiscale, con un’attenzione particolare ai dati obbligatori del documento previsti dalle norme, ora l’attenzione si rivolge alle informazioni facoltative che però hanno un ruolo indispensabile, dal punto di vista gestionale, per l’automazione dei processi interni delle imprese e della stessa amministrazione finanziaria.

Durante il recente forum della fatturazione elettronica, l’agenzia delle Entrate ha presentato l’evoluzione del tracciato Xml Fattura Pa che prevede minimi interventi in termini di struttura Xml, quali la modifica del blocco “ritenute” per renderlo multiplo, con l’inserimento di nuove tipologie quali l’Enasarco e l’Inps, l’aumento dei decimali fino a 8 del campo sconto e una più precisa definizione del Type del campo email; più sostanziale la modifica delle codelist che riguardano i campi «Tipo documento» e «Natura» con un dettaglio analitico delle tipologie di «non imponibile» e «inversione contabile».

Per il Tipo documento e la Natura l’ampliamento si rende necessario nell’ambito del progetto della cosiddetta “precompilata” con il quale il Fisco si propone di predisporre, in modo sempre più accurato e automatico, la documentazione fiscale obbligatoria (liquidazione periodica e annuale, i registri Iva), fino ad arrivare, in futuro, alle stesse dichiarazioni dei redditi. Percorso lungo e complesso che in ogni caso richiederà il controllo e il monitoraggio da parte del contribuente o del suo intermediario, tenuto conto della particolarità della normativa italiana che prevede molti effetti di detraibilità e deducibilità a condizioni soggettive spesso ignote all’Amministrazione Finanziaria.

Un dato più analitico delle casistiche Iva è senz’altro utile anche alle imprese, soprattutto lato ricevente, per la registrazione contabile che può così essere maggiormente affinata e resa sempre più automatica. I tempi di attuazione di tali interventi richiedono un’attenzione particolare: ad esempio l’eliminazione delle Nature generiche N3 e N6, a parere del Forum, non potrà che avvenire a inizio dell’anno solare 2021.

AssoSoftware ha offerto un contributo fondamentale all’utilizzo gestionale della fattura elettronica con il proprio standard di arricchimento del tracciato Fattura Pa già condiviso da molte software house del settore gestionale. Lo standard propone al mercato un’implementazione facoltativa e non invasiva del tracciato Xml, con l’aggiunta di nuove informazioni gestionali nell’area parametrica e opzionale del corpo documento. Tutti dati normalmente in possesso del soggetto che emette la fattura che, se inseriti nel documento con una codifica condivisa dal ricevente, permettono una più completa contabilizzazione della fattura e dei suoi effetti a monte e a valle nel ciclo dell’ordine.