Finanza

Fondo ristorazione con vincolo sui prodotti acquistati

Necessarie tre differenti tipologie. La spesa per il prodotto principale non deve superare il 50% della spesa totale sostenuta e documentata

di Alessandra Caputo

Il 28 novembre scade il termine per chiedere il contributo ristorazione utilizzando l’apposito portale web. L’articolo 58 del decreto Agosto (Dl 104/2020) ha previsto l’istituzione di un fondo con dotazione di 600 milioni di euro, finalizzato all’erogazione di un contributo a fondo perduto per l’acquisto di prodotti di filiere agricole e alimentari.

Possono accedere al contributo le imprese in attività alla data del 15 agosto 2020, con codice Ateco prevalente 56.10.11, 56.10.12, 56.21.00, 56.29.10, 56.29.20 e, limitatamente alle attività autorizzate alla somministrazione di cibo, 55.10.00. Si tratta principalmente di ristoranti, pizzerie, mense, catering.

Condizione necessaria per ottenere il contributo è che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi medi dei mesi da marzo a giugno 2020 sia inferiore ai 3/4 dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi medi dei mesi da marzo a giugno 2019 (quindi deve esserci una riduzione superiore al 25%). Ai soggetti che hanno avviato l’attività dal 1° gennaio 2019 il contributo spetta anche in assenza di calo.

Il contributo è riconosciuto per gli acquisti di prodotti che provengono da filiere agricole e alimentari effettuati dopo il 14 agosto 2020 e fino alla data di presentazione della domanda. Sono inclusi prodotti vitivinicoli, della pesca e dell’acquacoltura, Dop e Igp, prodotti acquistati direttamente da produttori e prodotti ottenuti da filiera nazionale integrale dalla materia prima al prodotto finito.

Pena il rigetto della domanda, il richiedente deve accertarsi che:
•gli acquisti abbiano ad oggetto almeno 3 differenti tipologie di prodotti (latte, vino e pasta, ad esempio);
•il prodotto principale (cioè quello che ha generato la spesa maggiore) non superi il 50% della spesa totale sostenuta e documentata.

La spesa sostenuta deve essere compresa tra 1.000 e 10mila euro (Iva esclusa). Come previsto dal decreto Mipaaf 27 ottobre 2020, che ha stabilito i criteri e le modalità di erogazione del contributo, le domande devono essere presentate tramite il sito www.portaleristorazione.it. In alternativa, è possibile presentare domanda presso gli uffici postali. La domanda deve essere presentata dal legale rappresentante dell’impresa e non può essere presentata da un intermediario.

È previsto un contributo di accesso, pari a 30 euro, che si paga al momento dell’iscrizione al portale o tramite bollettino, per chi accede via Poste.

Per ogni domanda ammessa è garantito il rimborso di 1.000 euro; le risorse che rimangono a disposizione saranno ripartite tra tutti i beneficiari che ne hanno diritto, ognuno fino a un massimo di 10mila euro, fermo restando che il contributo non può mai essere superiore alla spesa sostenuta.

Gli acquisti devono essere comprovati da idonea documentazione fiscale (fatture, ddt) e devono essere “quietanzati”, cioè occorre dimostrare che il pagamento è avvenuto. A tal fine si possono usare i moduli disponibili nella sezione «Documentazione» del portale. Occorre tenere presenti anche gli allegati di cui al Dm 27 ottobre 2020, articolo 5.

Il rimborso verrà erogato con un anticipo del 90% e il saldo del 10% dopo aver presentato le quietanze di pagamento. Si ricorda, infine, che il contributo rileva ai fini del de minimis e non è tassato.

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