Fruizione seconde nove settimane dal 14 settembre
Al Dl 104/2020 va certamente attribuito il merito di aver operato una cesura con il passato e, allo stesso tempo, di essere riuscito a eliminare la confusione indotta dall'unione e commistione dei concetti di autorizzato e fruito. Così facendo, si permette alle aziende di ricorrere alle 18 settimane a prescindere da come hanno utilizzato gli ammortizzatori sociali per Covid-19 previsti dalle precedenti norme. La particolarità è costituita dalla divisione delle 18 settimane in due gruppi.
Il primo stock di 9 settimane è richiedibile da tutti i datori di lavoro, compresi quelli che non hanno mai fatto ricorso, in precedenza, agli strumenti di sostegno al reddito. L’ulteriore tranche di 9 settimane, invece, può essere richiesta solamente da coloro che hanno già fatto ricorso al primo periodo e sono stati autorizzati ai relativi trattamenti.
L’accesso a questo secondo pacchetto è, inoltre, possibile soltanto una volta che il primo periodo sia integralmente decorso. Ne deriva che i periodi oggetto del secondo gruppo di settimane non possono essere anteriori al 14 settembre e dovranno in ogni caso concludersi entro il 31 dicembre 2020.
I datori di lavoro che vorranno richiederlo dovranno preventivamente valutarne l’effettiva convenienza. Infatti, la norma stabilisce che, in relazione al raffronto tra i fatturati relativi al primo semestre del 2020 e 2019, l’accesso ai trattamenti potrebbe comportare il versamento di un contributo addizionale a carico azienda, secondo l’articolazione che segue:
O9% per le aziende che hanno avuto una riduzione del fatturato inferiore al venti per cento;
O 18% per cento coloro che non hanno subito alcuna riduzione del fatturato;
O non pagano il contributo, invece, né le aziende che hanno subito una perdita di fatturato pari o superiore al 20%, né coloro che hanno avviato l’attività dopo il 1° gennaio 2019.
Nella richiesta, oltre a evidenziare la causale specifica denominata “Covid 19 con fatturato”, i datori di lavoro dovranno fornire una dichiarazione di responsabilità, ai sensi dell'articolo 47 del Dpr 445/2000, in cui autocertificano la sussistenza dell’eventuale riduzione del fatturato. In base a questa dichiarazione l’Inps stabilisce se il contributo addizionale è dovuto e in che misura. Con il messaggio 3525 di ieri, l’istituto ha specificato che la procedura per la richiesta delle ulteriori 9 settimane è pronto. Sostanzialmente si utilizzano gli stessi applicativi ma specificando che si tratta di proroga e scegliendo dai menù a tendina la causale che per tutte le tipologie è covid 19 con fatturato.