In Dogana la Ue invita a semplificare
La Commissione Ue torna sulle semplificazioni per gli operatori, segnando la strada per i prossimi interventi delle Dogane
In materia doganale, la Commissione Ue torna sulle semplificazioni per gli operatori, segnando la strada per i prossimi interventi delle Dogane. Con un paper sugli effetti del Covid-19, infatti, Bruxelles individua una serie di semplificazioni, che si aggiungono al differimento dal pagamento dei diritti doganali, allo sdoganamento diretto e celere di dispositivi di protezione individuale (Dpi) e altri beni affini e dalle franchigie dai dazi e dall’Iva su tali merci, in vigore. Questi temi non sono sufficienti ad esaurire le questioni aperte, né a soddisfare le esigenze degli operatori, soprattutto in vista della fase 2.
Tra i temi posti dall’Ue, si segnala anzitutto la questione dei tempi e dei termini dei procedimenti amministrativi. Taxud osserva che «le autorità doganali non sono legalmente autorizzate a rifiutare le domande di decisioni doganali che soddisfano i requisiti legali». In piena emergenza, per altro, le Dogane hanno, con la direttiva 100430/20, sospeso tutte le istruttorie derivanti da istanze degli operatori. Questo per dare priorità alle pratiche collegate ai prodotti necessari per affrontare la pandemia.
L’apertura
In risposta alla sollecitazione di Bruxelles con la nota 107307 di ieri l’Agenzia ha aperto sulle istanze Aeo, ora procedibili.
Anche sui debiti e le garanzie, le osservazioni Ue sono interessanti, incoraggiando gli Stati a riconoscere le difficoltà degli operatori ad osservare le scadenze debitorie ed a quotare senza troppo aggravio le fideiussioni dei debiti doganali, incoraggiando altresì a non pretendere documenti cartacei, ma accettando quelli sottoscritti digitalmente.
Sul tema, peraltro, non vi è restrizione al fatto che eventuali differimenti del debito doganale quale quello riconosciuto dal Dl cura Italia, debbano essere soggettivamente limitati, come avvenuto in favore di spedizionieri e trasportatori, ma a sfavore di imprese commerciali o industriali.
Modalità semplificata
Per l’import di apparecchiature mediche e simili, non vi è riferimento a processi di sdoganamento celere o diretto, ma Taxud afferma che la necessaria formalità può essere considerata soddisfatta anche in modalità semplificata. In questo modo, potrebbe dunque gestirsi un tema di prossima attualità e che dovrebbe da subito essere pianificato, ossia quello dell’importazione di beni Dpi e non in forma generalizzata, che sembra la vera sfida del prossimo futuro.
Sulla digitalizzazione, è poi incoraggiato l’uso della firma digitale, l’audit a distanza e l’emissione di documenti informatici anche con riserva di presentazione, a posteriori, di prova cartacea, come per i certificati di origine.
Seguono poi ampi interventi sui regimi, ad esempio con l’allungamento dei termini della temporanea custodia oltre 90 giorni, il riconoscimento di semplificazioni sul transito o la concessione di tempi più lunghi per le operazioni temporanee di lavorazione e perfezionamento.