Imposte

Irap, quasi nulli i vantaggi con lo stop al saldo 2019 e primo acconto 2020

A parità di business tra il 2018 e il 2019, gli acconti sono stati già tutti pagati e il saldo è pari a zero

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di Luca De Stefani

L’Irap di competenza da inserire nei bilanci 2019 sarà pari al minor importo tra l’imposta che sarebbe effettivamente dovuta per il 2019, senza considerare il decreto Rilancio, e gli acconti calcolati con il metodo storico, pari al 100% dell’Irap relativa al 2018 (o al 90%, per le Pmi con Isa). Si arriva a questa conclusione, analizzando il testo del decreto Rilancio, approvato «salvo intese» (in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale), e solo se verrà confermato che, quando la norma prevede che «resti fermo» il «versamento dell’acconto dovuto» per il 2019, intende dire che ciò avviene nel limite dell’Irap che sarebbe effettivamente dovuta per il 2019 se non ci fosse il decreto Rilancio.

Saldo Irap 2019

Per i soggetti (diversi dagli intermediari finanziari, società di partecipazione, assicurazioni e Pa), con ricavi o compensi, non superiori a 250 milioni di euro nel 2019, «non è dovuto il versamento del saldo» dell’Irap per il 2019, «fermo restando il versamento dell’acconto dovuto per il medesimo periodo di imposta».

Si fa riferimento al calcolo dell’acconto con il metodo storico (100% dell’Irap 2018 o 90% per le Pmi con Isa), ma comunque, a consuntivo, questo acconto dovrebbe rimanere effettivamente dovuto nel limite dell’Irap che sarebbe dovuta senza il decreto Rilancio. La norma non lo dice, ma non possono essere penalizzati i contribuenti che hanno pagato acconti 2019, con il metodo storico (a volte, per semplicità anche del 100%, pur potendo usare il 90%, perché Pmi con Isa), superiori rispetto all’Irap che sarebbe dovuta senza la nuova norma agevolativa.

Questa differenza (acconto pagato, meno l’Irap dovuta senza decreto Rilancio) dovrebbe genere un credito Irap per il 2019 nella dichiarazione Irap 2020, la quale dovrà essere necessariamente modificata dall’agenzia delle Entrate, nei righi o almeno nelle istruzioni e nelle specifiche tecniche.

Se questa impostazione verrà confermata, si può concludere che l’Irap dovuta, anche civilisticamente per i bilanci di competenza del 2019 (peraltro, alcuni già approvati, con scrittura «Irap dell’esercizio» a «Regioni c/Irap»), è pari al minor importo tra quanto sarebbe effettivamente dovuto per il 2019 (senza il decreto Rilancio) e gli acconti calcolati con il metodo storico, pari al 100% dell’Irap relativa al 2018 (o al 90%, per chi contemporaneamente ha ricavi o compensi non superiori a 5.164.569 euro ed esercita attività, per le quali sono stati approvati» gli Isa).

Pertanto, non ha nessun vantaggio economico (inteso come riduzione di imposta) chi, obbligato a versare, ad esempio, il 100% dell’acconto 2019 (contribuente non Pmi con Isa), ha per il 2019 un’imponibile Irap che determinerebbe, senza decreto Rilancio, un’Irap 2019 pari a quella del 2018. In pratica, a parità di business tra il 2018 e il 2019, gli acconti sono stati già tutti pagati e il saldo è pari a zero (pertanto, non è «scontabile»).

Primo acconto Irap 2020

Il decreto Rilancio prevede, poi, che non sia «dovuto il versamento della prima rata dell'acconto» dell'Irap relativa al 2020. Questa prima rata da non pagare è calcolata, con il metodo storico, espressamente «nella misura prevista dall'articolo 17, comma 3, dpr 7 dicembre 2001, n. 435, ovvero dall'articolo 58 del decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124», pertanto, in generale pari al 40% del 100% dell'Irap dovuta per il 2019 e solo per le Pmi con Isa pari al pari al 50% del 100% dell'Irap dovuta per il 2019.

Accogliendo le osservazioni arrivare da più parti, il testo finale del decreto Rilancio precisa che «l'importo di tale versamento è comunque escluso dal calcolo dell'imposta da versare a saldo per lo stesso periodo d'imposta», cioè per il 2020 per i soggetti con periodo d'imposta coincidente con l'anno solare.

Disparità di trattamento per i soggetti non Pmi
Sia per l'obbligatorietà di pagare tutti gli acconti Irap del 2019, sia per lo sconto, ora «definitivo», dal pagamento della prima rata di acconto Irap per il 2020, le Pmi con Isa saranno avvantaggiate rispetto agli altri contribuenti, in quanto per il 2019 hanno potuto pagare solo il 90% dell'Irap relativa al 2018 (e non il 100% come gli altri soggetti), mentre per il 2020 otterranno uno sconto ora «definitivo» per il non pagamento della prima rata dell'acconto Irap per il 2020 pari al 50% dell'Irap relativa al 2019 (e non del 40% come gli altri).

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