Adempimenti

L’e-fattura per operazioni attive con l’estero dribbla la comunicazione mensile dei dati

di Alessandro Mastromatteo e Benedetto Santacroce

Assolvimento dell’obbligo di comunicazione mensile dei dati delle fatture attive emesse verso l’estero mediante la trasmissione al Sistema di interscambio (Sdi) dell’intera fattura o del lotto di fatture in formato Xml: diversamente per le fatture transfrontaliere passive non è possibile assolvere all’adempimento mensile di invio dei dati con la trasmissione di documenti strutturati. Nel corso del forum dell’Esperto risponde dello scorso 24 maggio, l’agenzia delle Entrate ha ricordato come solamente le fatture attive verso l’estero possano essere trasmesse come fatture elettroniche al fine di adempiere all’obbligo mensile di comunicazione dei dati ( clicca qui per leggere la risposta ).

La manovra di bilancio 2018 nel disporre infatti, dal prossimo 1° gennaio 2019, l’obbligo di documentare con l’emissione di fatture elettroniche tutte le operazioni intercorse tra soggetti residenti, stabiliti o identificati nel territorio nazionale, impone con la medesima decorrenza di trasmettere telematicamente i dati delle fatture emesse verso clienti esteri e di quelle ricevute da fornitori non nazionali. Le relative regole tecniche ed il tracciato di comunicazione sono contenute nel provvedimento 89757 del 30 aprile 2018 con cui sono state fissate innanzitutto le modalità di emissione e ricezione delle fatture elettroniche. Più precisamente, devono essere inviati mensilmente i dati identificativi di cedente/prestatore e di cessionario/committente, la data del documento comprovante l’operazione, la data di registrazione, il numero del documento, la base imponibile, l’aliquota Iva applicata e l’imposta ovvero, se l’operazione non comporta l’annotazione dell’imposta nel documento, la tipologia dell’operazione.

Il file Xml da trasmettere deve essere firmato digitalmente dal responsabile dell’invio e cioè il soggetto obbligato o il suo delegato oppure, in caso di invio tramite upload sull’interfaccia web del servizio «Fatture e corrispettivi», il file deve presentare il sigillo elettronico dell’agenzia delle Entrate. L’invio va effettuato entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello della data del documento emesso ovvero a quello della data di ricezione del documento comprovante l’operazione.

Con specifico riguardo ai documenti passivi, nel corpo del provvedimento la data di ricezione è stata individuata nella data di registrazione dell’operazione ai fini della liquidazione dell’Iva. Solamente per le fatture attive transfrontaliere, le comunicazioni mensili possono essere eseguite trasmettendo al sistema dell’Agenzia delle entrate l’intera fattura emessa, in un file nel formato strutturato e compilando solamente il campo «Codice destinatario» con un codice convenzionale composto da sette «X».

L’articolo 1, comma 3-bis, del Dlgs 127/2015, come aggiunto dalla manovra di bilancio 2018, prevede tuttavia che la comunicazione mensile non è dovuta per le operazioni per le quali è stata emessa una bolletta doganale oppure siano state emesse o ricevute fatture elettroniche in formato strutturato Xml attraverso il Sistema di interscambio. In altri termini, emettere e fare transitare da Sdi le fatture attive destinate a clienti esteri così come ricevere tramite il Sistema i documenti emessi da fornitori transfrontalieri elimina l’obbligo dello spesometro mensile. Lo stesso allegato tecnico al provvedimento direttoriale sulla fattura elettronica dispone in relazione sia al cedente/prestatore che al cessionario/committente la possibilità per i soggetti non residenti di indicare l’identificativo fiscale assegnato dall’autorità del Paese di residenza. Il tracciato Xml, in linea con la prescrizione normativa, è quindi già pronto per essere utilizzato da non residenti.

Ad oggi manca la possibilità di interagire direttamente con il sistema di interscambio, salvo accreditarsi con uno specifico canale: la soluzione potrebbe essere comunque quella di avvalersi di un intermediario che si preoccupi di normalizzare i flussi attivi e passivi di fatturazione transfrontalieri facendoli transitare da Sdi.

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