Imposte

Scissione, ok al riporto in base al valore reale

La risposta a interpello 316 ammette il riporto delle posizioni soggettive secondo un approccio pragmatico che tende a valorizzare gli elementi sostanziali

di Alessandro Germani

Nella scissione il riporto delle posizioni soggettive è ammesso secondo un approccio pragmatico che tende a valorizzare gli elementi sostanziali, come si desume dalla risposta a interpello 316. L’operazione ha riguardato Alfa, una holding quotata destinata altrimenti alla liquidazione, e Gamma, una holding che così ha potuto quotare le proprie attività in assenza della necessaria capitalizzazione. Ciascuna delle due è a capo di un proprio consolidato fiscale. Il riporto delle posizioni soggettive nella scissione (articolo 173, comma 10, del Tuir) richiama le regole della fusione (articolo 172, comma 7) in tema di limite di patrimonio netto e activity test e si applica in caso di beneficiaria già esistente, quale è Alfa (circolare 9/E/10). Mentre infatti Gamma supera il test dei ricavi ma non anche quello dei costi (ma al riguardo per una holding si vedano la risoluzione 143/E/2008 e la risposta 94/2018), Alfa non supera il primo test per avere effettuato un conferimento d’azienda che le ha consentito, però, di superare il grave impasse finanziario. Le posizioni soggettive oggetto di riporto superano poi il patrimonio netto dell’istante. Tuttavia il valore economico emerso in sede di scissione è di gran lunga superiore a tali posizioni soggettive, figlie di una crisi tangibile che in tal modo viene superata. Questi elementi sostanziali hanno convinto le Entrate a dare l’ok all’operazione, oggetto di controllo anche di altre authorities.

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