Controlli e liti

Sulle Cfc il sospetto di «illegittimità» per l’inversione dell’onere della prova

di Maria Carla De Cesari e Marco Piazza

Disciplina italiana sulle Cfc, contenuta nel decreto legislativo 142/2018, in contrasto con la direttiva europea sulle norme anti abuso, la cosiddetta Atad di cui il decreto 142 costituisce lo strumento di recepimento. L’ipotesi è stata formulata dalla Commissione incompatibilità norme Aidc, sezione di Milano, che lo scorso anno ha presentato denuncia alla Commissione europea. L’esposto riguarda parecchi punti della disciplina. L’elemento di contrasto più grave è costituto dal fatto che la speciale normativa si regge su «una presunzione legale predeterminata di elusione fiscale di portata generale che impone al contribuente l’inversione dell’onere della prova, a prescindere da un’effettiva elusione, lasciando ampia discrezionalità di giudizio dell’autorità amministrativa».

L’occasione per fare il punto sulle criticità del decreto legislativo 142/2018 ( clicca qui per consultarlo ) è stato il convegno promosso ieri a Milano da Aidc, in collaborazione con Assolombarda. Alessandro Savorana, presidente del Centro studi Aidc, ha ripercorso le fragilità delle nuove norme Cfc: tra l’altro il fatto che viene data rilevanza alkl’entità dei proventi e non ai redditi derivanti da passive income.

Marco Federici (Policy officer Dg Taxud Commissione Ue) ha ricostruito percorso e finalità delle direttive Atad e i rapporti con i lavori Ocse sui Beps. Nel merito sono stati approfonditi i cardini del decreto: abuso del diritto (si veda l’articolo a lato), disciplina del disallineamento da ibridi, nuovo calcolo del Rol e degli interessi passivi, tassazione delle plusvalenze in caso di attività in uscita.

Guido Marzorati, direttore settore Fisco e diritto d’impresa di Assolombarda, ha tra l’altro “censurato” le disposizioni del periodo transitorio, che accompagnano il nuovo calcolo del Rol con parametri fiscali. Le vecchie eccedenze di Rol contabile sono infatti azzerate e le imprese che avevano costruito un tesoretto per il futuro si sono ritrovate penalizzate, con una norma sostanzialmente retroattiva.

Claudia Barsotti, esperto nazionale distaccato presso la Commissione Ue e che ora lavora in Banca d’Italia, ha analizzato i disallineamenti da ibridi. Obiettivo della disciplina è impedire lo sfruttamento della diversa qualificazione fiscale – in due o più ordinamenti giuridici della Ue, ma anche con il coinvolgimento di Paesi terzi ‒ di strumenti finanziari e relativi pagamenti(dividendi nello stato del percettore e interessi in quello del debitore) o entità giuridiche (trasparenti in uno Stato e opache nell’altro) allo scopo di realizzare fenomeni di doppia deduzione o deduzione senza inclusione. La normativa contrasta anche lo sfruttamento abusivo dei credito per le imposte pagate all’estero, mediante particolari operazioni finanziarie e i disallineamenti causati da fenomeni di doppia residenza fiscale o dal disconoscimento, in uno Stato, della stabile organizzazione. Gli Stati devono fare in modo che il reddito sia tassato almeno una volta, ma la disciplina non deve causare fenomeni di doppia inclusione o di doppia non deduzione

La normativa non riguarda lo sfruttamento di regimi fiscali privilegiati, pratica, peraltro, contrastata da altre norme, come quelle sulle società estere controllate e sulla tassazione integrale dei dividendi e plusvalenze provenienti da paesi a bassa fiscalità. Non tutti i disallineamenti generano una reazione di contrasto: solo quelli che si verificano fra imprese associate o nella forma di internal deal o nell’ambito di un accordo strutturato. Nell’ordinamento italiano la normativa opera nei confronti di qualsiasi esercente impresa, anche in forma individuale.

Per l’Italia la normativa sarà in vigore dal 2020 (dal 2021, quella sui cosiddetti ibridi inversi).

Gli approfondimenti

Rilevazione dei dividendi per soggetti Ires e recepimento della direttiva Atad (clicca qui per accedere ai documenti)
A cura di Alberto Di Vita
Tratto da: Guida alla Contabilità & Bilancio del 7 marzo 2019

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