Diritto

Così il passaggio generazionale crea valore

Pianificazione necessaria per cogliere le opportunità anche di natura fiscale

di Andrea Vasapolli

Quello della trasmissione del patrimonio agli eredi è un momento critico nella vita delle famiglie e delle imprese che, se non correttamente gestito, spesso impatta negativamente sul frutto del lavoro di una vita o sulla ricchezza familiare accumulata in più generazioni, molto più di altri eventi verso i quali normalmente si concentra l’attenzione delle persone.

Ciononostante quella del passaggio generazionale è una problematica che, per quanto ineludibile, per molte ragioni è ampiamente trascurata. Ben pochi addirittura lasciano anche solo disposizioni testamentarie, non fosse altro che per evitare che siano gli eredi a dover decidere come dividersi quanto perviene loro con le conseguenti frequenti tensioni se non liti.

Pianificare per tempo il passaggio del patrimonio in sede successoria, comprenda esso o meno un’impresa, è in verità fondamentale per salvaguardarne il valore e per beneficiare appieno delle molte opportunità, anche di natura fiscale, che il nostro ordinamento prevede.

Tra i tanti problemi che possono essere affrontati con una corretta pianificazione vi è quello del frazionamento del patrimonio che deriva dalla successione necessaria. Se infatti da un lato l’istituto della legittima tutela una distribuzione equilibrata tra gli eredi, dall’altra comporta un frazionamento del patrimonio sempre maggiore di generazione in generazione, portando spesso a condizioni di irrilevanza dello stesso o di ingovernabilità.

Mantenere unitario il patrimonio, al tempo stesso garantendo agli eredi di poter beneficiare di quanto di loro spettanza, permette di salvaguardare nel tempo la ricchezza familiare e spesso favorisce relazioni serene tra gli stessi eredi.

Analogamente, è importante provvedere per tempo ad affrontare i problemi che una successione, magari improvvisa, può presentare nei confronti di quella molteplicità di soggetti che hanno necessità di forme di tutela differenziate nelle modalità e nella durata. Si pensi, ad esempio, a figli troppo giovani per ricevere, o svantaggiati, o che per altre ragioni non sono in grado di amministrare in via autonoma un patrimonio. Molto può essere fatto per tutelare questi soggetti, nel loro primario interesse, accompagnandoli per il tempo necessario per ciascuno di essi.

Molto si può fare, inoltre, anche per fruire al meglio della fiscalità di vantaggio che il nostro ordinamento prevede per il passaggio generazionale di imprese e di partecipazioni, così come per garantire le migliori condizioni di sopravvivenza delle imprese e una equilibrata suddivisione del patrimonio tra gli eredi, suddividendo tra gli stessi sia la parte più statica (come gli immobili o le disponibilità finanziarie) che quella dinamica rappresentata delle partecipazioni in attività d’impresa, al tempo stesso favorendo le diverse inclinazioni di ciascuno di essi.

Sono molteplici gli strumenti giuridici che possono essere utilizzati per pianificare nel miglior modo possibile il passaggio generazionale, da quelli del diritto societario ai trust, dai patti di famiglia alle polizze vita, dal testamento alle holding ai contratti fiduciari, e così via.

È importante, tuttavia, comprendere che non esistono soluzioni “standard”, in quanto analoghe esigenze possono essere risolte con strumenti diversi, che bisogna saper scegliere con cura adattandoli allo specifico caso. È anche importante prendere coscienza del fatto che non è mai troppo presto per porsi il problema del passaggio generazionale e che farlo al meglio richiede tempo, essendo necessario un adeguato percorso di studio e di approfondimento delle problematiche specifiche e sempre diverse che ogni situazione familiare presenta.

Pianificare il passaggio generazionale è spesso l’occasione per affrontare anche altre due problematiche di particolare rilievo, anch’esse rientranti nell’ambito di quella attività specialistica che viene riassunta sotto il termine wealth planning: la protezione del patrimonio dai rischi di aggressione ai quali, con sempre maggiore ampiezza, chiunque è esposto, e la pianificazione patrimoniale, intesa quale individuazione della struttura di possesso più efficiente.

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