I temi di NT+Le massime di Cassazione

Cassazione, le sentenze su rettifica immobiliare, definizione liti e motivazione della sentenza

di Luca Benigni e Ferruccio Bogetti

Rettifica cumulativa legittima per le unità immobiliari con valore analitico ante-divisione

In caso di divisione di un compendio immobiliare costituito da plurime unità, l’Amministrazione ha facoltà di rettificare il valore cumulativamente dichiarato in atto. Ai fini dell’applicazione dell’imposta di registro, infatti, il criterio di valutazione automatica, in grado di precludere l’accertamento dell’Amministrazione, presuppone sempre due requisiti. Per l’immobile oggetto dell’atto pubblico, in primo luogo esso deve essere dotato di rendita catastale e, in secondo luogo, che sia stato indicato analiticamente il valore attribuitogli.

Cassazione, ordinanza 15340/2022

Sentenza con motivazione apparente quando la Ctr richiama il primo grado

Il giudice tributario di secondo grado non può limitarsi ad affermare di condividere e far proprie le valutazioni con cui il giudice di primo grado ha ritenuto l’illegittimità della pretesa tributaria, perché la sua pronuncia risulterebbe affetta da vizio di motivazione apparente. Infatti tali asserzioni non sarebbero idonee a rendere percepibile in relazione alla fattispecie concreta il fondamento della decisione per impossibilità di evincere da esse il ragionamento seguito dal giudice ai fini della formazione del proprio convincimento.

Cassazione, ordinanza 15359/2022

Nessun rigetto della definizione lite se il suo ammontare era oggettivamente indeterminabile

L’Amministrazione non può opporre il diniego all’istanza di definizione della lite invocando l’erroneità della liquidazione degli importi dovuti dal contribuente/istante per loro oggettiva indeterminabilità a motivo della condotta penalmente illecita del contribuente. Ciò che ha comportato l’avvio del concomitante procedimento penale per i reati di falso ideologico e truffa e che potrebbe avere determinato la soccombenza da essa patita nel giudizio di merito. Infatti l’assenza di un esito definitivo del procedimento penale non consente di considerare indeterminabili gli importi dovuti dal contribuente/istante ai fini della definizione della lite ed obbliga comunque ad attribuire rilevanza agli esiti delle sentenze di merito se non inficiate da alcuna declaratoria di falsità.

Cassazione, ordinanza 15442/2022

Tia al giudice tributario anche per l’annualità precedente alla misura di prevenzione

La misura di prevenzione attuata con sequestro del capitale sociale di una società/contribuente non inibisce l’esercizio del potere accertativo dell’ente impositore e non cambia la giurisdizione della controversia con passaggio dal giudice tributario al giudice della prevenzione per il credito Tia vantato dal Comune per l’anno d’imposta antecedente alla sua adozione. In primo luogo, la cognizione del giudice della prevenzione è limitata al solo accertamento dell’idoneità del titolo. In secondo luogo, il potere accertativo del Comune non può essere inibito, perché l’amministratore giudiziario della società/contribuente mantiene la legittimità di opporre innanzi al giudice tributario l’an e il quantum della pretesa, anche se i presupposti sono insorti in un anno d’imposta antecedente all’adozione della stessa misura di prevenzione.

Cassazione, ordinanza 15548/2022

Basta la qualifica del soggetto delegato sottoscrittore nell’ordine di servizio

Nell’ambito dell’organizzazione interna dell’Amministrazione, l’attuazione della delega di firma può avvenire mediante ordine di servizio e senza alcuna necessità d’indicazione nominativa. Infatti l’individuazione della qualifica rivestita dall’impiegato delegato consente la successiva verifica della corrispondenza tra il soggetto sottoscrittore ed il soggetto destinatario delle delega stessa.

Cassazione, ordinanza 15898/2022

Criteri diversi per calcolare la plusvalenza ai fini dell’imposta personale e del registro

Nella determinazione delle imposte sui redditi la plusvalenza da assoggettare a tassazione si determina quale differenza tra il prezzo di cessione ed il prezzo di acquisto. Nella determinazione dell’imposta di registro, per contro, si considera il valore di mercato del bene. Ciò perché a seconda dell’imposta da applicare variano i principi relativi alla determinazione del valore del bene trasferito.

Cassazione, sentenza 15899/2022

Parte contumace con doppio onere probatorio per l’impugnazione tributaria tardiva

Nel processo tributario la parte rimasta contumace, che intenda proporre l’impugnazione tardiva prevista dal secondo comma dell’articolo 327 del codice processuale civile e dal terzo comma dell’articolo 38 del codice processuale tributario, è sempre tenuta ad un doppio onere probatorio Da una parte deve dimostrare la causa di nullità della notifica del ricorso avversario e, dall’altra, in conseguenza di siffatto vizio, che non ha potuto acquisire conoscenza dell’atto processuale e/o del conseguente processo.

Cassazione, sentenza 16080/2022