Controlli e liti

Più segnalazioni antiriciclaggio dai professionisti

di Davide Colombo

La «collaborazione volontaria», avviata nel 2015 per consentire ai contribuenti di regolarizzare la propria posizione fiscale con obbligo di segnalazione da parte di banche e professionisti (5 i miliardi riscossi), sta piano piano uscendo dalle grandi categorie di «segnalazioni sospette» ricevute dall’Unità per l’informazione finanziaria. Nei primi sei mesi dell’anno le segnalazioni arrivate all’Uif sono state 49.376, più o meno come nei primi sei mesi del 2017. Ma quelle legate alle voluntary disclosure sono state solo 1.393 unità, contro le 3.800 del primo semestre del 2017 e le 21.098 dell’intero 2016, anno in cui queste segnalazioni toccarono quasi il 21% del totale, contro il 78,5% di quelle legate al riciclaggio.

Nei primi sei mesi quest’ultima categoria ha segnato un nuovo aumento, cumulando 47.319 unità (+5,3%), mentre le segnalazioni relative al finanziamento del terrorismo (659 a fronte di 475 del primo semestre 2017) hanno segnato una crescita del 38,7%. Per entrambe le componenti – segnala l’Uif nel quaderno statistico diffuso ieri – si tratta in assoluto del maggior numero di segnalazioni acquisite in un semestre. L’aumento delle segnalazioni di riciclaggio è dovuto ai maggiori livelli di partecipazione al sistema segnaletico da parte di alcune categorie diverse dalle banche, le Poste o altri intermediari. In particolare, l’incidenza del comparto non finanziario è aumentata dal 7,5% del primo semestre del 2017 al 9,8% per il contributo offerto dai notai e dai servizi di gioco. In particolare, l’aumento degli alert dei professionisti, da 2.223 a 2.458, dipende in buona parte dai notai (da 1.888 a 2.176) e dai commercialisti (da 100 a 169 segnalazioni nei semestri considerati).

Tra le categorie di soggetti finanziari l’aumento più rilevante è stato registrato dagli istituti di pagamento e dai punti di contatto di prestatori di servizi di pagamento comunitari e ha interessato sia il riciclaggio sia il terrorismo, con una crescita complessiva del 51%, la cui incidenza sul sistema è passata dal 6 al 9%.

Al minor peso della voluntary corrisponde una diversa distribuzione territoriale delle segnalazioni. Quelle riferite a operazioni effettuate in Campania passano da 5.898 a 6.152, in Emilia-Romagna da 3.247 a 3.563, in Sicilia da 2.603 a 2.963 e in Puglia da 2.380 a 2.526. Il minor flusso segnaletico registrato in Lombardia, comunque al primo posto per numero totale «è interamente riconducibile – scrive l’Uif – alla contrazione della voluntary disclosure solo in parte compensata dall’aumento delle altre componenti».

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