Certificazione unica, stop alle sanzioni
Un milione e mezzo di
L’intervento allo studio potrebbe essere tradotto sia in una norma ad hoc. Questa, per il solo primo anno di avvio del progetto legato alla dichiarazione precompilata, dovrebbe prevedere la non applicazione delle sanzioni in caso di tardivo o errato invio delle certificazioni uniche. In questo senso verrebbero accolte le richieste avanzate ieri dal presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili, Gerardo Longobardi: «Lo scorso mese di marzo - spiega - sono state tante le difficoltà verificatesi in occasione dell’invio telematico delle certificazioni uniche dei redditi e delle ritenute da parte dei sostituti d’imposta. La novità dell’adempimento e il ritardo con cui sono stati messi a disposizione gli applicativi necessari per la loro compilazione hanno creato non pochi problemi». La disapplicazione delle sanzioni, continua Longobardi, rappresenterebbe «un segnale di ascolto nei confronti delle difficoltà vissute dai professionisti, peraltro non dovute a loro negligenze e soprattutto un ulteriore passo in avanti sulla strada di un rapporto fisco-contribuente sempre più improntato sulla reciproca fiducia e collaborazione». Un segnale che fa il paio con la proroga dei versamenti di Unico 2015 per i soggetti agli studi di settore e che è stato confermato dalla direttrice delle Entrate, Rossella Orlandi, lo scorso 29 maggio a Siracusa a margine di un convegno organizzato dall’Ordine dei commercialisti locale sul contraddittorio preventivo tra fisco e contribuenti.
L’alternativa alla norma di legge sulla disapplicazione delle sanzioni potrebbe essere l’intervento in via interpretativa che troverebbe le sue giustificazioni nello stesso ordinamento tributario nei casi in cui esista una reale sproporzione tra l’adempimento fiscale e i criteri o le modalità per la sua corretta realizzazione. In questo le sanzioni potrebbero essere ridotte del 50 per cento. Di qui la stima delle Entrate sul milione e mezzo delle certificazioni uniche giunte tardivamente o con errori.
Il costo dell’operazione sarebbe, sempre secondo i tecnici dell’amministrazione finanziaria, di circa 75 milioni di euro calcolati sulla base di una dimezzamento da 100 a 50 euro della sanzione prevista dal decreto sulle semplificazioni fiscali (il Dlgs 175/2014). Di qui il milione e mezzo di «Cu» giunte in ritardo o piene di errori.
Vanno, però, ricordati due aspetti relativi al primo adempimento sull’invio delle certificazioni uniche. Da un lato, è stato consentito di inviare le certificazioni relative ai