Adempimenti

Contributi in aumento per artigiani e commercianti

Ufficializzati dall’Inps aliquote e valori di riferimento per quest'anno

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di Norme e Tributi

Ritoccati verso l’alto i contributi previdenziali dovuti da commercianti e artigiani quest’anno rispetto al 2021.

Come illustrato nella circolare Inps 22/2022, per quanto riguarda le aliquote, i commercianti devono applicare la maggiorazione di 0,48 punti percentuali di cui 0,46 per finanziare il Fondo per la razionalizzazione della rete commerciale (eroga l’indennizzo per la cessazione dell’attività) e lo 0,02 per la Gestione dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli esercenti attività commerciali.

Di conseguenza i titolari e i coadiuvanti/coadiutori se di età superiore a 21 anni, hanno una aliquota complessiva del 24,48% (l’anno scorso era il 24,09%) mentre i coadiuvanti/coadiutori più giovani sono chiamati a versare il 23,28% (22,44% un anno fa, in quanto si applica anche l’incremento annuale dello 0,45% fino a che si raggiungerà il 24 per cento).

Per gli artigiani titolari e i coadiuvanti/coadiutori over 21 l’aliquota resta al 24%, mentre per i più giovani passa dal 22,35% al 22,80 per cento.

In queste gestioni si applica il minimale di reddito, che per effetto dell’inflazione, aumenta rispetto all’anno scorso. Il reddito minimo di riferimento, infatti, è di 16.243,00 euro (15.953,00 nel 2021).

Le aliquote crescono di un ulteriore punto percentuale se il reddito eccedente il minimale supera la prima fascia di retribuzione, che quest’anno è pari a 48.279,00 euro.

I massimali di reddito, oltre i quali non è più dovuta la contribuzione previdenziale, sono pari a 80.465,00 euro nel caso di artigiani o commercianti con anzianità contributiva prima del 1996, mentre per chi ha iniziato a versare successivamente, il massimale è di 105.014,00 euro.

Gli importi vanno versati con F24 in quattro rate entro il 16 maggio, 22 agosto, 16 novembre 2022 e 16 febbraio 2023 se riferiti al minimale di reddito; entro i termini previsti per il pagamento delle imposte sui redditi delle persone fisiche per la parte eccedente il minimale, a titolo di saldo 2021, primo e secondo acconto 2022.

Chi ha avviato l’attività nel 2021 e vuole beneficiare della riduzione contributiva del 35% (collegata al regime fiscale forfettario) deve presentare domanda entro la fine di febbraio, mentre chi inizia l’attività quest’anno deve comunicare la scelta tempestivamente rispetto al provvedimento di iscrizione nella gestione previdenziale. L’agevolazione viene applicata d’ufficio a chi ne ha già fruito nel 2021, se sussistono ancora i requisiti e se non viene comunicata la rinuncia dagli interessati.

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