Il programma governativo di attuazione della riforma fiscale entra in una fase decisiva che necessita di consistenti risorse. Da un lato si dispongono proroghe dei tempi originariamente previsti, dall’altro lato si cerca di intervenire nuovamente sul concordato preventivo biennale. Introdotto quale istituto finalizzato a dare certezza anticipata del prelievo fiscale alla classe media, esso è tuttavia ad oggi foriero di risultati al di sotto delle aspettative in termini di cassa, nonostante le critiche della dottrina per i profili di irragionevole discriminazione, lesione dell’effettività della capacità contributiva e di pregiudizio delle tutele dei contribuenti che esso continua a sollecitare.
Proroghe dei tempi della legge delega e dei decreti legislativi correttivi
Si profilano tempi più lunghi per completare e perfezionare il progetto di riforma del sistema fiscale (legge 111/2023) anche tenuto conto della prospettiva finale di una sistemazione ordinata in testi unici e della successiva articolazione in un unico Codice tributario.
La legge delega da se stessa non può darsi una nuova tempistica. In questi giorni...