Contabilità

Credito: Bcc abilitate a emettere azioni di finanziamento

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di Adriano Melchiori

Le banche di credito cooperativo in situazione d'inadeguatezza patrimoniale o in amministrazione straordinaria possono emettere azioni di finanziamento se autorizzate da Banca d'Italia.

La loro sottoscrizione è però riservata ai Fondi di garanzia (dei Depositanti e Istituzionale) del Credito cooperativo e ai Fondi mutualistici per lo sviluppo della cooperazione, cui spetta la designazione di uno o più amministratori e del presidente del collegio sindacale.

La novità, introdotta dall'articolo 22, comma 3-bis, del Dl 91/2014, inserisce nel Tub l'articolo 150-ter per consentire alle Bcc di emettere, in caso di patrimonio inadeguato, le azioni di finanziamento disciplinate dall'articolo 2526 del Codice civile. Per i soci finanziatori sono previste deroghe all'obbligo di avere sede nel territorio di competenza della banca e a quello di non detenere azioni per un ammontare superiore a 50mila euro. L'intera operatività è posta sotto tutela della Vigilanza poiché emissione e rimborso delle azioni sono vincolati alla preventiva autorizzazione di Bankitalia.
Le ragioni dell'intervento sono riconducibili, oltre che alla rilevanza attribuita dalla Vigilanza ai fondi propri (capitale e riserve) rispetto ai prestiti subordinati (il cui collocamento sul retail è sempre più ostacolato da Consob), al modello societario delle Bcc.

Il voto capitario e gli stringenti vincoli antispeculativi inibiscono ai soci la possibilità di realizzare capital gain sulle azioni della banca, condizionandone la patrimonializzazione, storicamente elevata ma affidata all'accumulazione degli utili alle riserve indivisibili. Negli scenari attuali, con la redditività bancaria compressa e le riserve intaccate dalle svalutazioni sui crediti, mentre le banche lucrative fanno ricorso al mercato per gli aumenti di capitale, per le Bcc questa strada resta di fatto preclusa. Le azioni di finanziamento, allora, consentono alla mutualità di sistema (attuata mediante i Fondi di garanzia e i Fondi mutualistici) forme d'intervento innovative.

La previsione per le Bcc di poter emettere azioni di finanziamento segue il chiarimento, disposto dal Dl 66/14, che consente alle cooperative di distribuire utili ai soci finanziatori senza ricostituire prima le riserve indivisibili utilizzate per coprire perdite.

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