E-fattura, dietrofront sui consumatori
Lavori in corso sulla fatturazione elettronica. L’obiettivo dei tecnici è quello di limitare l’impatto della nuova fatturazione elettronica sui consumatori e non penalizzare le imprese obbligate all’emissione dell’e-fattura, come evidenziato martedì scorso su queste pagine. Non solo. La commissione Finanze di Montecitorio ha approvato ieri una serie di correttivi del Pd, tutti a firma di Michele Pelillo e Maurizio Bernardo, che rinviano di un anno l’addio agli studi di settore e l’arrivo dei nuovi indicatori di fedeltà fiscale e la riscrittura del calendario fiscale (si veda Il Sole 24 Ore di ieri). Emendamenti concordati con l’Esecutivo attesi ora al vaglio della commissione Bilancio della Camera che avvierà non prima di mercoledì, giovedì prossimo l’esame di merito sugli 820 correttivi segnalati. Si tratta di meno di un quinto dei 5mila emendamenti con cui i gruppi parlamentari hanno dato un nuovo assalto alla manovra.
Sulla fatturazione elettronica i tecnici sono ancora al lavoro per apportare i correttivi e limitare l’impatto anche sui consumatori. Secondo il testo presentato dal Governo e licenziato dal Senato la fatturazione elettronica diventa obbligatoria per tutti i residenti, costringendo così i consumatori a dotarsi di posta elettronica certificata o di un’identità digitale (preferita dal direttore delle Entrate) in caso di acquisto di beni o prestazioni effettuate nei confronti di società obbligate alla sola emissione della fattura. Per semplificare il processo di digitalizzazione l’amministrazione propone di prevedere, sempre a partire dal 1° gennaio 2019, che le fatture elettroniche emesse nei confronti dei consumatori finali potranno essere rese disponibili a questi soggetti (sprovvisti di partita Iva) direttamente dai servizi telematici dell’agenzia delle Entrate.
Contestualmente sarà l’Agenzia a rilasciare una copia della fattura elettronica in formato analogico al soggetto destinatario della fattura. Resta comunque possibile per i consumatori rinunciare alla copia analogica della fattura. Sul fronte dei soggetti obbligati la proposta allo studio dovrebbe allargare la platea anche ai soggetti “identificati” oltre ai residenti e a quelli stabiliti nel territorio dello Stato. Sotto l’aspetto logistico e organizzativo per la messa a punto della struttura tecnologica che dovrà gestire la fatturazione elettronica (il primo impatto è sui carburanti e sugli appalti a partire dal 1° luglio prossimo), è intervenuta la commissione Finanze della Camera approvando un emendamento concordato con il Governo che estende anche alla Sose (società che si occupa degli studi di settore) la possibilità concessa dalla legge di Bilancio alla Sogei di poter assumere e dotarsi di nuove professionalità necessarie a supportare il piano di innovazione tecnologica da realizzare per l’incremento e il potenziamento del contrasto all’evasione e all’elusione fiscale . Piano che farà leva proprio sulla fatturazione elettronica. La Sose potrà procedere con l’agenzia delle Entrate e la stessa Sogei alla «revisione e reingegnerizzazione integrata dei processi fiscali». Tra i rinvii dell’ultima ora, in arrivo anche il differimento al 1° gennaio 2019 della lotteria degli scontrini che poggiava sulla trasmissione telematica dei corrispettivi da parte di commercianti ed esercenti. In sostanza si attende l’adeguamento delle tecnologie .
La commissione Finanze ha dato poi il via libera a una serie di emendamenti che riscrivono il calendario fiscale. A partire dalla dichiarazione precompilata dove il termine del 7 luglio per l’invio della dichiarazione ai Caf-dipendenti viene spostato al giorno 23 dello stesso mese. Non solo. Per i Caf le operazioni di trasmissione alle Entrate e della copia al contribuente il calendario degli invii sarà modellato sulla base delle consegne da parte del contribuente. In sostanza salta il vincolo dell’80% e si chiuderà tutto il 23 luglio per le dichiarazioni inviate dai dipendenti tra il 1° e lo stesso 23 luglio. Il 770 slitta a regime al 31 ottobre. Stessa scadenza per l’invio delle certificazioni uniche (Cu) che contengono esclusivamente redditi esenti o dichiarabili con il 730 precompilato.