Frode Iva del dipendente, risponde il datore se non prova l’avvenuto controllo
Causa C-442/22 del 30 gennaio 2024: il datore deve aver dato prova di aver agito con la diligenza ragionevolmente dovuta nel controllare le condotte del dipendente
Qualora il dipendente di un soggetto all’Iva abbia commesso delle frodi Iva usando l’identità del suo datore di lavoro quale soggetto passivo, ad insaputa di quest’ultimo e senza il suo consenso, tale dipendente è debitore dell’importo in esse indicato. Ciò, a condizione che il datore di lavoro, soggetto passivo dell’Iva, abbia dato prova di aver agito con la diligenza ragionevolmente dovuta nel controllare le condotte del dipendente.
In assenza di una tale prova, il datore di lavoro deve essere considerato...