Il bilancio alla ricerca degli elementi rilevanti
Individuare gli elementi "material" (cioè rilevanti) per la predisposizione del bilancio: questa la finalità del documento Ifrs Practice Statement 2 "Making Materiality Judgements" (PS), pubblicato dallo Iasb nel settembre 2017.
Nel contesto Ifrs, la materiality è un concetto considerato pervasivo per tutto il processo di contabilizzazione, per cui le disposizioni degli Ifrs si applicano ai "passaggi" contabili, intesi come rilevazione, valutazione, presentazione e informativa, mentre, al contrario, la direttiva 34/2013/UE consentiva la possibilità di "scindere" l’applicabilità del principio, riferendola ai soli elementi della presentazione e dell’informativa.
In particolare, una informazione risulta «rilevante se la sua omissione o indicazione non corretta potrebbe influenzare le decisioni che gli utilizzatori possono effettuare sulla base delle informazioni finanziarie in merito alla entità che predispone il bilancio».
Il Dlgs 139/2015 ha introdotto formalmente questo principio nel nostro ordinamento per mezzo del comma 4 dell’art. 2423 c.c. e la bozza di Oic 11 ha poi sostanziato tale concetto.
Un esempio "classico" di applicazione del principio della materiality alle fasi di rilevazione e misurazione è la non-capitalizzazione dei costi (per es., spese di manutenzione straordinaria), quando questi non superino un determinato importo assunto come rilevante.
In tema di presentazione e informativa, il PS riporta un esempio in cui una società, pur indicando separatamente nel proprio stato patrimoniale gli elementi di immobili, impianti e macchinari, non fornisce informazioni inerenti agli importi connessi agli impegni contrattuali per l’acquisizione degli stessi, in quanto non rilevanti.
Lo Iasb ha identificato nel PS un percorso di quattro step che possono guidare gli operatori nella definizione delle informazioni rilevanti:
• fase 1. Identificazione: la società identifica le informazioni concernenti operazioni, fatti e circostanze che emergono, anzitutto, dalle disposizioni applicative degli Ifrs;
• fase 2. Valutazione: la società analizza le informazioni considerando se gli stakeholder primari possano essere influenzati dall’informazione nel proprio processo decisionale inerente le operazioni da intrattenere con la stessa;
• fase 3. Organizzazione: consiste nel classificare, caratterizzare e presentare chiaramente e sinteticamente l’informazione così da renderla comprensibile;
• fase 4. Rilettura: una volta aggregate le informazioni, la società ha bisogno di considerare l’informazione in congiunzione con le altre informazioni ritenute materiali. Potrebbe, infatti, essere il caso che una informazione ritenuta material individualmente non sia tale in una lettura combinata, oppure che una informazione ritenuta in precedenza immaterial sia al contrario rilevante se combinata con altre informazioni.
Data l’importanza del tema, lo Iasb sta contestualmente portando avanti un progetto di revisione e approfondimento della definizione di materiality, con la pubblicazione della ED/2017/6 Definition of Material.