L’affitto breve con cedolare nel quadro RB del modello Redditi persone fisiche

L’individuazione del regime fiscale della cosiddetta attività “casa vacanza” va effettuata in relazione ad alcune sostanziali, quanto variabili, modalità di esercizio della stessa. A questo proposito un riferimento dirimente (ed imprescindibile) è costituito dalle singole leggi regionali che potrebbero (anche) stabilire i parametri quantitativi (ad esempio, numero di immobili e/o posti letto utilizzati, durata della locazione) e qualitativi (ad esempio, prestazione di servizi oltre alla cessione in locazione) utili all’inquadramento fiscale della “casa vacanza”.

In linea generale, se l’unità immobiliare (ma anche più di una) viene ceduta per una mera locazione, senza l’apporto di alcun altra prestazione accessoria, si resta nell’ambito dei redditi fondiari di cui agli articoli 26 e 36 del Tuir e pertanto i canoni saranno tassati appunto come reddito di fabbricati in base all’articolo 37. La loro evidenza dichiarativa andrà effettuata nella sezione I del quadro RB del modello Redditi persone fisiche, barrando in particolare la colonna 11 «Cedolare secca», mentre nella sezione II del predetto quadro RB devono essere indicati gli estremi di registrazione del contratto di locazione; nel caso di contratti di durata non superiore a 30 giorni non registrati, va invece barrata la casella «Contratti non superiori a 30 giorni».

Diversamente, si versa nell’ipotesi di attività imprenditoriale , esercitata in forma professionale oppure occasionale. Nella prima ipotesi occorre assumere la soggettività Iva e predisporre tutta la coerente struttura contabile e i corrispettivi concorreranno allo formazione del reddito come ricavi (quadro RF o RG del modello Redditi). Nell’evenienza di attività occasionale, i corrispettivi saranno qualificabili come redditi diversi in base alla lettera i artico 67 del Tuir, da dichiarare nel quadro D rigo D5 del 730/2017.