Nuovo calendario per adeguare le addizionali Irpef regionali
La legge regionale che adegua l’Irpef alla legge di Bilancio va pubblicata entro il 31 marzo
Le Finanze dettano il calendario per le addizionali regionali del 2022, dopo la riforma dell’Irpef. Con la risoluzione 2/DF del 1° febbraio il dipartimento del Mef ha diramato le istruzioni alle Regioni per programmare la propria imposizione Irpef, riallineandola con le novità nazionali.
Le Regioni avranno tempo fino al 31 marzo prossimo per adeguarsi alle novità introdotte dalla legge di Bilancio. Dal 1° gennaio, infatti, la legge 30 dicembre 2021, n. 234 (legge di Bilancio per l’anno 2022) all’articolo 1, commi 5 e 6, è intervenuta sugli scaglioni dell’imposta sulle persone fisiche, da un lato con una riduzione delle aliquote medio-basse e dall’altra riducendo da cinque a quattro gli scaglioni. In particolare, i nuovi scaglioni sono:
- fino a 15mila euro (invariato);
- oltre 15mila e fino a 28mila euro (invariato);
- oltre 28mila e fino a 50mila euro (fino alla fine del 2021 arrivava a 55mila euro);
- oltre 50mila euro (fino alla fine del 2021, questo quarto scaglione cominciava a 55mila euro e finiva a 75mila euro, dove iniziava il quinto scaglione, ora eliminato).
La nuova legge regionale
Le Finanze ricordano che nel determinare la propria addizionale Irpef le Regioni devono adeguarsi al modello nazionale e, dunque, «possono stabilire aliquote dell’addizionale regionale all’Irpef differenziate esclusivamente in relazione agli scaglioni di reddito corrispondenti a quelli stabiliti dalla legge statale».
Da qui la necessità di adeguarsi, approvando una nuova legge regionale. Il termine fissato dalla stessa legge di Bilancio è, appunto, il 31 marzo prossimo. Ma - precisa la risoluzione - «detta legge dovrà essere pubblicata nel bollettino ufficiale della Regione o della Provincia autonoma entro il termine del 31 marzo 2022». Dunque la scadenza deve comprendere anche il termine di pubblicazione della legge.
La pubblicazione delle aliquote
Sempre la legge di Bilancio ha fissato al 13 maggio 2022 il termine entro cui le Regioni e le Province autonome devono trasmettere al Mef i dati rilevanti per la pubblicazione delle regole per il prelievo sul sito del dipartimento delle Finanze (www.finanze.gov.it). Termine che andrà rispettato anche per le nuove aliquote, pena l’inapplicabilità di sanzioni e interessi.
Fanno eccezione le Regioni che abbiano un’aliquota unica regionale identica per tutti gli scaglioni: in questo caso, infatti, la rimodulazione degli scaglioni Irpef è priva di effetti sul prelievo e le Regioni «non sono tenute ad assolvere agli adempimenti prescritti dalla legge 234 del 2021». Ovvero non devono varare una nuova legge, ma solo inserire - già a partire da oggi ed entro il 13 maggio - l’aliquota 2022 nel portale delle Finanze.