Imposte

Operazione rientro per i capitali all'estero

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di Alessandro Galimberti

Il provvedimento sulla voluntary disclosure per il rientro dei capitali occultati all'estero dovrebbe approdare oggi al Consiglio dei ministri, all'intervo di un decreto legge molto ampio (contrasto all'evasione fiscale ed efficienza dell'amministrazione finanziaria) che parte dall'assunzione di nuovi ispettori del Fisco e passa per le concessioni dei giochi d'azzardo, fino alle tasse sul fumo.
La "collaborazione volontaria", almeno nel testo in entrata, è regolata da un solo articolo che, nella sostanza, ricalcherebbe le anticipazioni dei giorni scorsi (si veda l'articolo di ieri). L'elemento di novità è il termine di entrata nel programma di emersione volontaria, considerato che gli effetti positivi (dalle sanzioni ultraridotte al restringimento dell'azione penale) riguarderebbero solo le omissioni dichiarative commesse fino al 31 dicembre scorso. Per il resto è confermata la chiusura della finestra "voluntary" al 30 settembre 2015, anticipata di un anno rispetto alle ipotesi iniziali, e il varo, ma a effetto ritardato, della norma sull'autoriciclaggio (si veda l'articolo sotto). Spuntano poi sanzioni aggiuntive e pesanti – fino a sei anni di carcere – per chi propone alle Entrate un patteggiamento fondato su dati e documenti falsi, penalità che ovviamente si aggiungono all'annullamento degli effetti "benevoli" della voluntary.
La dote che l'Erario potrebbe incassare con la partita rimpatri andrebbe divisa per tre. Gli incassi dell'operazione straordinaria del rientro dei capitali occultati all'estero saranno, infatti, utilizzati per la riduzione della pressione fiscale su famiglie e imprese, cuneo compreso, ma anche per il pagamento dei debiti della Pa e per gli investimenti. Enti territoriali inclusi.
È quanto prevede la misura sulla collaborazione volontaria contenuta nelle schema di decreto su cui oggi il Governo si confronterà. Che non quantifica i possibili incassi e dunque la dote da destinare al fondo taglia tasse previsto dalla stabilità e al pagamento dei debiti: secondo la Ragioneria gli effetti finanziari sono quantificati «simbolicamente» in 1 euro. Resta impossibile anche per i tecnici del Tesoro quantificare i potenziali «furbetti dei capitali» interessati all'operazione rientro. Così come restano al momento oscure le quote delle attività finanziarie e patrimoniali custodite all'estero. Una certezza c'é. A prescindere dall'entità della dote i saldi di finanza pubblica dovranno essere tassativamente rispettati.
Con il decreto legge oggi all'esame del Cdm il Governo rilancia anche nella lotta all'evasione. Con una serie di norme ad hoc l'agenzia delle Entrate viene autorizzata ad assumere personale a tempo indeterminato da destinare al potenziamento della lotta all'evasione. Secondo i dati dell'amministrazione nel triennio 2014-2016 potrebbero arrivare 1.100 nuovi 007 del Fisco. In sostanza la deroga al blocco delle assunzioni riguarderebbe 400 funzionari nel 2014 e 350 per ognuno dei due anni successivi.
E oltre alle privatizzazioni e al rimpatrio dei capitali all'estero, nella manovrina di fine gennaio ci sarà anche il taglio delle tasse sul lavoro per circa un miliardo di euro. Lo ha anticipato il premier Enrico Letta, ospite ieri sera alla trasmissione televisiva «Otto e mezzo» su La7, spiegando che «le imprese, invece, di pagare 3 miliardi complessivi di premi Inail per i lavoratori, a fine maggio pagheranno 2 miliardi, uno in meno».
Oggi, poi, al Forum economico mondiale di Davos nuovo round tra Italia e Svizzera alla ricerca dell'accordo di assistenza fiscale, canale parallelo alla voluntary per il monitoraggio dei capitali oltralpe. Il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, incontrerà la sua omologa svizzera, la consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf. Un incontro comunque interlocutorio dato che il tema farà da sfondo al forum italo-svizzero in programma la prossima settimana a Berna.

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