Organismo di vigilanza, servono risorse adeguate e un’attività efficace
La nomina deve essere tempestiva e il monitoraggio concreto
Sandro Guerra
L’effettività dei controlli dell’organismo di vigilanza non si misura solo sulla carta: lo sottolinea la sesta sezione penale della Corte di cassazione nella sentenza 4535 depositata il 4 febbraio 2025 che, pronunciandosi su un’ordinanza cautelare interdittiva emessa ai sensi dell’articolo 45, comma 1, del Dlgs 231/2001 e confermata dal tribunale del riesame, ha ribadito che un organismo non può essere dotato di personale e risorse inadeguate e che un’esistenza formale non basta a neutralizzare...