Adempimenti

Per le analisi cliniche fattura sempre obbligatoria anche se non richiesta

Secondo l’interpello 275/2023 non basta l’emissione dello scontrino parlante per le prestazioni di diagnosi e cura di un laboratorio

Analisi cliniche per diagnosi di malattie con emissione di fattura indipendentemente dalla richiesta del cliente. Con la risposta a interpello 275/2023, l’agenzia delle Entrate esclude la possibilità di certificazione fiscale di tali operazioni con documento commerciale, trattandosi di prestazioni sanitarie di diagnosi, cura e riabilitazione della persona.

Nel dettaglio, le Entrate hanno ritenuto non condivisibile la soluzione prospettata dal laboratorio: si tratta di una struttura sanitaria autorizzata, aperta al pubblico, la quale esegue direttamente le analisi cliniche di diagnosi di malattie avvalendosi di professionisti abilitati, quali infermieri, biologi e tecnici di laboratorio, inquadrati come dipendenti o collaboratori. La struttura sanitaria, evidenziando come la prestazione viene resa direttamente nei propri locali senza avvalersi di professionisti esterni, ha ritenuto applicabile la prassi interpretativa di cui alla risoluzione 60/E del 12 maggio 2017 che ha legittimato il rilascio di scontrini parlanti per le prestazioni di autoanalisi cliniche effettuate direttamente all’interno delle farmacie.

Richiamando l’articolo 22 del decreto Iva, le Entrate evidenziano innanzitutto come tra le operazioni esenti elencate all’articolo 10, e per le quali l’emissione della fattura non è obbligatoria, non rientrano le prestazioni sanitarie di diagnosi, cura e riabilitazione della persona.

Inoltre, quanto all’operatività nel caso oggetto di interpello dei chiarimenti contenuti nella risoluzione 60/E, è stato ulteriormente precisato come l’utilizzo da parte delle farmacie del documento commerciale «parlante», e cioè integrato con il codice fiscale del destinatario, è possibile per la certificazione dei medicinali ceduti e per prestazioni realizzate da soggetti abilitati all’esercizio della professione sanitaria che operano per conto della farmacia nei suoi locali, emettendo comunque fattura nei suoi confronti.

Lo scontrino parlante era di fatto emesso per prestazioni svolte da professionisti per conto della farmacia presso i locali della farmacia stessa e a questa fatturate dai sanitari che le avevano effettuate.

Al contrario, nella fattispecie esaminata, le prestazioni sanitarie sono rese direttamente dal poliambulatorio specialistico, per il tramite di suoi dipendenti e collaboratori, e, per l’effetto, vanno documentate mediante rilascio di fattura anche se non richiesta dal cliente.

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