Riaperto il Cura Italia: crediti da Dta subito utilizzabili
Cambia anche la norma sulle imposte differite. Terza lettura al Senato
Il decreto Cura Italia si avvia alla sua terza lettura al Senato. Oggi la commissione Bilancio della Camera esaminerà il testo già rivisto e corretto da Palazzo Madama del Dl 18 sui primi aiuti alle famiglie, ai lavoratori e alle imprese e soprattutto con le assunzioni di oltre 20mila medici e infermieri. Sul tavolo sono rimaste almeno 160 proposte di modifica “segnalate” (quelle presentate erano 740) da maggioranza e opposizioni che, però, potrebbero ridursi a poche decine dopo il confronto avviato ieri sera tra le diverse forze politiche per apportare poche modifiche e chiarire la corretta applicazione di alcune norme del decreto. I tempi sono strettissimi e l’approdo in Aula è previsto per domani, quando il Governo ha già annunciato che porrà la fiducia. I margini per le modifiche sono ridotti al lumicino e comunque nessuno spazio che possa spostare i saldi di un Dl che ha utilizzato tutti i 25 miliardi arrivati con il primo scostamento sul deficit.
Tra le modifiche che potrebbero essere approvate oggi c’è quella presentata da Claudio Mancini (Pd) che fornisce alcuni chiarimenti sulla corretta applicazione della nuova disciplina della trasformazione in crediti d’imposta di attività per imposte anticipate (Dta). Con l’emendamento all’articolo 55 del decreto legge viene chiarito che per i crediti acquistati da soggetti che non fanno parte dello stesso gruppo il valore nominale da considerare è quello di acquisto e non quello nominale originario del credito. Regola che non è prevista invece per le cessioni di crediti acquisiti da società del gruppo, nelle quali il valore di riferimento rimane quello della prima erogazione o dell’acquisto dall’esterno, in sostanza quello originario. Con un altro ritocco alla norma per la data di efficacia della cessione deve considerarsi quella di efficacia giuridica e il credito potrà essere utilizzato da quella stessa data. Inoltre, per le imprese che aderiscono al consolidato o alla trasparenza fiscale, l’agevolazione è riconosciuta anche quando chi cede il credito ha trasferito perdite fiscali al soggetto consolidante o ha attribuito perdite fiscali o eccedenze Ace ai soci partecipanti.
Sempre sul fronte fiscale è attesa una correzione al credito d’imposta del 50% per le imprese che sostengono le spese di sanificazione dei luoghi di lavoro e l’acquisto di mascherine. La norma, come quella del credito d’imposta per gli affitti già corretta al Senato, al momento non esclude da una successiva tassazione le somme recuperate dall’impresa con il bonus fiscale. Per questo si punta a inserire la formula classica, dimenticata all’origine dal Governo, secondo cui il credito d’imposta non rileva ai fini delle imposte dirette (Ires e Irpef) e del valore della produzione (Irap).
Altro emendamento che potrebbe spingere il Dl Cura Italia alla sua terza lettura al Senato è quello presentato da Alfredo Bazzoli, con cui il Partito democratico punta a rendere più agevole la procedura per l’assegnazione degli arresti domiciliari senza dover obbligatoriamente attendere l’arrivo dei braccialetti elettronici. Braccialetti che, secondo quanto comunicato allo stesso Bazzoli dal commissario straordinario all’emergenza sanitaria, Domenico Arcuri, sono in arrivo con una fornitura di oltre 4mila pezzi.
Sostenuto dalla Lega, invece, l’emendamento che prova a dare respiro alle casse di molti amministratori locali che chiedono a più riprese al Governo la sospensione del pagamento del servizio di trasporto scolastico. Un atto dovuto alla luce della sospensione della frequenza obbligatoria in vigore dall’11 marzo scorso.
Con un altro emendamento papabile, Mancini prova a dare un sostegno al mondo delle palestre obbligate alla chiusura da oltre un mese e lontane da una immediata riapertura. Il correttivo prevede l’introduzione di un voucher, sul modello di quello introdotto per le compagnie di viaggio, così da garantire il recupero agli iscritti delle somme già pagate e allo stesso tempo di evitare ai gestori la restituzione delle quote di iscrizione.
Tra gli altri emendamenti segnalati anche l’estensione del Fondo solidarietà per i familiari di medici, infermieri e operatori socio-sanitari, vittime del Coronavirus, a tutte le professioni sanitarie. C’è anche la proroga della validità del Durc e Parma capitale della cultura anche nel 2021.