Scambio automatico con standard Ocse
Pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 9 luglio scorso il decreto del ministero dell’Economia 20 giugno 2019, che modifica i decreti 28 dicembre 2015 e 6 agosto 2015, sull’attuazione della legge 18 giugno 2015, n. 95 in materia di scambio automatico di informazioni tra amministrazioni finanziarie.
Il decreto si è reso necessario per adeguare la nostra legislazione alla direttiva n. 2014/107/Ue del Consiglio, del 9 dicembre 2014, recante modifica della direttiva n. 2011/16/Ue, per quanto riguarda lo scambio automatico obbligatorio di informazioni nel settore fiscale e per adeguarla all’accordo multilaterale tra i paesi membri dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) in materia di scambio automatico di informazioni su conti finanziari, per l’implementazione del nuovo standard unico globale per lo scambio automatico di informazioni (il cosiddetto Crs «Common reporting standard»).
Il ministero ha deciso di adeguare il modello comune per la comunicazione di informazioni su conti finanziari in materia fiscale da parte di istituzioni finanziarie di giurisdizioni partecipanti alle rispettive Autorità competenti per lo scambio automatico. Questo adeguamento sarà effettuato attraverso il commentario Ocse al modello comune per la comunicazione di informazioni su conti finanziari in materia fiscale.
Diventerà, quindi, uno strumento indispensabile per tutti gli intermediari finanziari e bancari obbligati all’utilizzo del manuale di attuazione del Common reporting standard (Crs Implementation handbook). Il Mef con il suo decreto ha quindi chiarito che il commentario e il manuale di attuazione del Crs costituiscono strumenti illustrativi e interpretativi delle disposizioni previste nel modello comune per la comunicazione di informazioni su conti finanziari in materia fiscale, con l’obiettivo di garantire un’applicazione corretta delle disposizioni della legge n. 95 del 2015 e del decreto del ministro dell’Economia 28 dicembre 2015, che applicano in Italia lo scambio automatico di informazioni.
Bisogna tenere conto anche della circostanza che la stessa direttiva n. 2014/107/UE, nel considerando n. 13, indica agli Stati membri di avvalersi, nell’attuare la direttiva, del commentario quale fonte illustrativa o interpretativa, allo scopo di assicurare una coerente applicazione negli Stati membri.
Il ministero ha altresì spostato il termine previsto per la trasmissione delle informazioni finanziarie relative all’anno solare precedente, da parte delle istituzioni finanziarie, all’agenzia delle Entrate dal 30 aprile al 30 giugno 2019. Queste precisazioni contenute nel decreto saranno utili per gli operatori del settore, che potranno utilizzare gli strumenti internazionali dei commentari e dei manuali di implementazione Ocse per interpretare correttamente la normativa internazionale. Tuttavia desta qualche perplessità la data la pubblicazione in Gazzetta del provvedimento: il 9 luglio scorso.