Professione

Sui passaggi aziendali deciderà l’Aula

di Marco Mobili e Giovanni Parente

Revisione delle competenze sulle cessioni di quote, esterometro trimestrale e patent box anche senza ruling. Sono le tre modifiche che per ragioni e con modalità diverse sono uscite dal testo sulle semplificazioni approvato in commissione Finanze alla Camera.

L’ampliamento della possibilità di aprire registrazione e deposito delle cessioni di quote anche a commercialisti e avvocati è stato «ritirato». Una definizione parlamentare che ha il suo peso. Non essendo stato votato, l’emendamento potrà essere ripresentato in Aula dalla maggioranza. Si riaprirà dunque in quella sede il duro confronto che si è acceso in questi ultimi giorni tra chi come i notai rivendica l’esclusiva dell’attività in questione e il legislatore che voleva aprire il mercato. Una battaglia che ha visto scendere in campo per sostenere il parere del Dagl e della Giustizia (si veda Il Sole 24 Ore di sabato 6 aprile) anche l’Antimafia e antiterrorismo a segnalare i possibili rischi in termini di riciclaggio.

Ritirato anche l’emendamento sull’esterometro che puntava a fare in modo che la trasmissione dei dati fattura per le operazioni con l’estero a fare in modo che la trasmissione potesse avvenire entro lultimo giorno del mese successivo a ciascun trimestre di emissione o di ricezione del documento. In questo caso ha pesato il parere negativo del Governo sulle coperture: sarebbero stati necessari 70 milioni di europer garantire l’estensione temporale.

Un passo indietro anche per l’emendamento che punta a semplificare il patent box, prevedendo un meccanismo semplificato senza passare dal ruling per chi predispone un’apposita documentazione a riguardo. Una semplificazione che, però, sembra destinare a entrare nel decreto crescita, approvato solo salvo intese in Consiglio dei ministri la scorsa settimana.

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