Come fare perAdempimenti

Bonus adeguamento locali, al via la comunicazione delle spese alle Entrate

di Alessandro Sacrestano

  • Quando Dal 20 luglio 2020 al 30 novembre 2021

  • Cosa scade L’Art. 120 del Dl Rilancio ha istituito un credito d’imposta pari al 60 per cento delle spese sostenute per gli interventi necessari al rispetto delle prescrizioni sanitarie e delle misure di contenimento contro la diffusione del virus Covid-19

  • Per chi Soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione in luoghi aperti al pubblico, fondazioni e altri enti privati, compresi gli enti del Terzo settore

  • Come adempiere E’ necessario comunicare all’Agenzia delle entrate le spese sostenute e quelle che si prevede si sosterranno fino al 31 dicembre 2020

1In sintesi

L’articolo 120 del Dl Rilancio ha istituito un credito d’imposta a valere sulle spese sostenute per gli interventi necessari al rispetto delle prescrizioni sanitarie e delle misure di contenimento contro la diffusione dei virus e per consentire la riapertura al pubblico di alcune attività.

I beneficiari, infatti, si identificano proprio in quei soggetti che svolgono attività aperte al pubblico (bar, ristoranti, alberghi, teatri e cinema) ed esercenti attività d’impresa, arte o professione, nonché nelle associazioni, le fondazioni e gli altri enti privati, compresi gli enti del Terzo settore.

La loro attività, però, deve espressamente rientrare fra i codici attività puntualmente indicati nella circolare n. 20/E/2020.
Tuttavia, restano esclusi i soggetti che svolgono attività commerciali o di lavoro autonomo non esercitate abitualmente e che producono redditi diversi (art. 67, comma 1, lettere i) e l), del Tuir).

Nessuna limitazione, invece, nemmeno per il settore di attività, per associazioni, fondazioni e agli altri enti privati, compresi gli enti del Terzo settore.

Le spese ammissibili si distinguono in due gruppi:

a) interventi agevolabili;
b) investimenti agevolabili.

Quanto agli interventi (di natura edilizia o per arredi di “sicurezza”) agevolabili, si sostanziano in quelli necessari al rispetto delle prescrizioni sanitarie e delle misure finalizzate al contenimento della diffusione del virus.

Diversamente, gli investimenti agevolabili sono quelli connessi ad attività innovative, tra cui sono ricompresi quelli relativi allo sviluppo o l’acquisto di strumenti e tecnologie necessarie allo svolgimento dell’attività lavorativa e per l’acquisto di apparecchiature per il controllo della temperatura dei dipendenti e degli utenti.

Il bonus fruibile è pari al 60 per cento delle spese ammissibili sostenute nel 2020 per un massimo di 80.000 euro; pertanto, il credito d’imposta non può eccedere il limite di 48.000 euro.

Per l’accesso al bonus è necessario comunicare all’Agenzia delle entrate, fra il 20 luglio e il 30 novembre 2021, l’ammontare delle spese ammissibili sostenute fino al mese precedente alla data di sottoscrizione della comunicazione e quello che si prevede di sostenere fino al 31 dicembre 2020.
Sempre entro il 30 novembre sarà possibile inviare una comunicazione di rettifica o di rinuncia al credito eventualmente assegnato.

La richiesta andrà effettuata utilizzando il modello “Comunicazione delle spese per l’adeguamento degli ambienti di lavoro e/o per la sanificazione e l’acquisto dei dispositivi di protezione”.
La presentazione, esclusivamente in modalità telematica diretta o tramite intermediario abilitato, potrà avvenire mediante:

a) il servizio web disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate;

b) i canali telematici dell’Agenzia delle entrate.

Decorsi al massimo 5 giorni, l’Agenzia rilascia una ricevuta di presa in carico della domanda.

Il credito d’imposta, da indicare nel quadro RU della dichiarazione dei redditi, può essere utilizzato in compensazione su F24, da presentarsi esclusivamente utilizzando i servizi telematici resi disponibili dall’Agenzia delle entrate.

In alternativa, e fino al 31 dicembre 2021, è possibile optare per la cessione, anche parziale, del credito stesso ad altri soggetti, comunicando la cessione con le funzionalità rese disponibili nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate.

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