Adempimenti

Anche la ricetta bianca dei medici convenzionati viaggerà online

Decreto Mef: finché dura la pandemia si può trasmettere alla propria farmacia il numero della ricetta via e-mail, Sms o telefono. A regime si dovrà gestire la prescrizione con il portale Ts

Diventano dematerializzate anche le ricette «bianche», quelle per i farmaci non rimborsati dal Ssn. Finché dura la pandemia si può trasmettere alla propria farmacia il numero della ricetta via e-mail, Sms o telefono; a regime si dovrà gestire la ricetta tramite il portale www.sistemats.it o il fascicolo sanitario elettronico (Fse).

Con decreto del ministero dell’Economia del 30 dicembre 2020 pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» del 15 gennaio, già approvato anche dal Garante Privacy, viene infatti esteso alle «ricette bianche» emesse dai medici convenzionati con il Ssn il sistema della ricetta elettronica già in vigore da tempo per le prescrizioni di medicinali a carico del Ssn, per le quali la prescrizione (che in gergo viene chiamata «ricetta rossa» perché quando era cartacea veniva stampata sugli speciali moduli con prefincatura, appunto, di colore rosso) è già da tempo dematerializzata.

Tra i casi di ricette emesse da medici e strutture del Ssn per farmaci non mutuabili, il nuovo sistema sarà particolarmente importante per i medicinali che, ancorché pagati dal cittadino, sono soggetti a regimi speciali di prescrizione, come ad esempio i medicinali (articolo 93 del Dlgs 219/2006) che possono essere dispensati solo su prescrizione di centri ospedalieri o di medici specialisti perché, anche se utilizzabili a domicilio, richiedono mezzi di diagnosi complessi presenti solo in ospedali e centri specializzati, o richiedono il controllo dello specialista in corso di trattamento.

Il procedimento di emissione per le ricette bianche utilizzerà le medesime piattaforme del sistema Ts già in uso per la ricetta Ssn: il medico prescrittore convenzionato con il Ssn accederà tramite il Sistema di accoglienza regionale (Sar) o, se la sua regione non ha il Sar, tramite il Sistema di accoglienza centrale (Sac). In alternativa potrà utilizzare direttamente l’accesso in modalità web services del suo software gestionale, se compatibile con il sistema Ts.

In particolare, il medico prescrittore procede alla generazione in formato elettronico delle prescrizioni di farmaci non a carico del Ssn secondo le modalità già in vigore per la ricetta Ssn (Dm 2 novembre 2011) riportando almeno i dati relativi al codice fiscale del paziente, laprestazione e la data della prescrizione, nonché le informazioni necessarie per verificare se la ricetta sia ripetibile o non ripetibile.

Sin qui l’aspetto informatico per il medico, relativamente semplice: ma come fa il cittadino a consegnare la e-ricetta al farmacista? A regime l’assistito accederà, con credenziali Spid o Cns, ad una apposita area del portale www.sistemats.it per consultare e scaricare le proprie ricette elettroniche ed i relativi promemoria dematerializzati; col medesimo sistema il cittadino indicherà presso quale farmacia vuole ritirare il farmaco. Chi non possiede Spid o CNS potrà accedere in via semplificata con numero di ricetta, codice fiscale e scadenza della tessera sanitaria, ma in tal caso solo per gestire il promemoria abbinato a quella ricetta.

Il sistema notificherà alla farmacia la scelta dell’assistito; se i farmaci sono disponibili la farmacia accetta la richiesta e segna a sistema la «presa in carico» della e-ricetta. Il Sac notifica immediatamente l’avvenuta presa in carico al cittadino, che può quindi ritirare il medicinale in farmacia. In alternativa, è sempre possibile per il cittadino scaricare il promemoria dal proprio Fse.

Regole che tuttavia funzioneranno a regime. Nella prima fase è previsto che per ritirare i medicinali in farmacia il medico stampi un promemoria cartaceo e lo consegni al paziente (che però può anche scaricarlo dal proprio Fse e stamparlo in un secondo momento); tuttavia vengono fatte salve le temporanee modalità semplificate che l’ordinanza della Protezione civile n. 651/2020, viste le misure di confinamento e distanziamento sociale, aveva già attuato, consentendo temporaneamente che il medico invii il promemoria al paziente via e-mail o Pec, o comunichi il numero della e-ricetta per telefono, Sms o altro sistema di messaggistica.

Chi ha ricevuto la e-ricetta con tali modalità può a sua volta inoltrarne gli estremi alla farmacia con gli stessi canali: se non si dispone del promemoria, bastano numero ricetta e codice fiscale abbinato. Per le persone più fragili restano in vigore i servizi telefonici dedicati del Minsalute e delle regioni, se attivati.

La farmacia contattata via canali semplificati deve accedere al sistema, anche tramite i servizi web del proprio gestionale, e segnalare la «presa in carico» della ricetta. Il decreto precisa anche che in questa fase transitoria di emergenza la farmacia provveda, laddove possibile, a recapitare i farmaci all’indirizzo indicato dall’assistito in fase di richiesta telematica di erogazione farmaci.

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