Finanza

Green Deal, a luglio la prima scadenza per il programma Life

I bandi si rivolgono a grandi aziende e Pmi per iniziative dedicate ad ambiente e clima. Per progetti sull’economia circolare previsti incentivi fino al 60% a fondo perduto

di Roberto Lenzi

Grandi imprese e Pmi italiane possono accedere al programma europeo Life per finanziare progetti di economia circolare, transizione energetica e mitigazione dell’impatto sul clima. La Commissione europea ha dato il via a una serie di bandi per il 2023, mettendo a disposizione 611 milioni di euro. Per l’economia circolare saranno erogati incentivi fino al 60% a fondo perduto.

I progetti devono essere presentati sul portale telematico di accesso ai fondi diretti, con varie scadenze (vedi scheda a lato).

Tra i principali contributori al Green Deal europeo, Life mira a trasformare l’Ue in una società giusta e prospera, con un sistema moderno ed efficiente sotto il profilo delle risorse e un’economia competitiva priva di emissioni nette di gas a effetto serra. Non solo. Si propone anche di proteggere e valorizzare il capitale naturale europeo e salvaguardare salute e benessere dei cittadini dai rischi legati ad ambiente e clima.

Gli obiettivi di interesse per le imprese sono diversi: sostenere la transizione verso un’economia circolare; tutelare e migliorare la qualità delle risorse naturali (aria, acqua e suolo); rafforzare le capacità, stimolare gli investimenti e sostenere l’attuazione di politiche su efficienza energetica ed energie rinnovabili su piccola scala.

Il programma prevede due ambiti e quattro sottoprogrammi: l’ambito «ambiente» (diviso nei sottoprogrammi «natura e biodiversità» ed «economia circolare e qualità della vita») e l’ambito «azione per il clima» (diviso nei sottoprogrammi «mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici» e «transizione verso l’energia pulita»).

Con una dotazione di 81 milioni, il primo bando (in scadenza il 6 settembre) vuole facilitare la transizione verso un’economia sostenibile, circolare, efficiente dal punto di vista energetico, nonché proteggere e migliorare la qualità dell’ambiente. Gli ambiti in cui opera sono: economia circolare e rifiuti; aria; acqua; suolo; rumore; sostanze chimiche e nuovo Bauhaus europeo. Il contributo a fondo perduto copre fino al 60% dei costi, senza vincoli a livello di partenariato.

I progetti possono comprendere costi del personale e costi di subappalto, spese di viaggio e soggiorno, investimenti in attrezzature e acquisti di altri beni, lavori e servizi. Sono inclusi anche, a determinate condizioni, i costi per il sostegno finanziario a terzi, l’acquisto di terreni e i costi indiretti forfettari.

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