Nuove imprese, dal 19 maggio partono fondo perduto e tasso zero
Una circolare Mise completa il restyling della misura dedicata a giovani e donne. A disposizione 300 milioni: il mix delle misure copre fino al 90% delle spese
Cambiamenti radicali per lo strumento che agevola le nuove imprese composte prevalentemente da giovani con meno di 35 anni e da donne. Arrivano nuovi sostegni a base di finanziamenti a tasso zero e di contributi a fondo perduto.
A prevederlo è la circolare, datata 8 aprile 2021 (n. 117378), appena pubblicata dal ministero dello Sviluppo economico, che dà indicazioni operative sullo strumento, gestito da Invitalia, e stabilisce i termini per l’avvio della presentazione delle domande, dal prossimo 19 maggio. La misura è già attiva ma, a partire dal Dl Crescita (n. 58/2019), è stata sottoposta a un restyling robusto.
Anzitutto, sui criteri di accesso. Potranno fare richiesta le micro e piccole imprese costituite da non più di 60 mesi alla data di presentazione della domanda e in cui la compagine sia composta, prevalentemente, da soggetti di età compresa tra i 18 ed i 35 anni o da donne. L’agevolazione potrà, inoltre, essere richiesta anche dalle imprese in corso di costituzione. Una platea più ampia rispetto alla versione precedente, quando si parlava di imprese costituite entro dodici mesi dalla firma del contratto.
Possono essere agevolati programmi di investimento relativi alla produzione di beni nei settori industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli, fornitura di servizi alle imprese, commercio e turismo.
I programmi di investimento, proposti da imprese costituite da non più di 36 mesi, possono prevedere spese ammissibili non superiori a 1,5 milioni. Per le imprese costituite da più di 36 mesi e da non più di 60 mesi, l’importo delle spese non può essere superiore a 3 milioni. I programmi dovranno essere realizzati entro ventiquattro mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento: ogni domanda deve essere correlata a un solo programma di investimento.
Le agevolazioni, che saranno erogate per stati di avanzamento lavori (per non più di cinque quote), sono concesse sulla base di una procedura valutativa a sportello. E avranno la forma del finanziamento agevolato, a tasso zero, della durata massima di dieci anni e - con un’altra novità di questa edizione - di un contributo a fondo perduto, per un importo complessivamente non superiore al 90% della spesa ammissibile.
Per le imprese costituite da non più di 36 mesi, il contributo a fondo perduto è riconosciuto in misura pari al 20% delle spese. Per le imprese costituite da non più di 60 mesi, il contributo a fondo perduto è riconosciuto in misura pari al 15 per cento. Le imprese più giovani avranno anche a disposizione un contributo, sotto forma di finanziamento, fino al 20% per sostenere il capitale circolante.
In caso di esaurimento delle risorse destinate al fondo perduto, le agevolazioni sono concesse nella sola forma del finanziamento agevolato. Nel fondo rotativo che alimenta lo strumento ci sono ancora circa 300 milioni di euro: di questi, circa 40 milioni sono stati destinati dalla manovra 2020, solo per l’anno in corso, al fondo perduto (il totale per questa voce, fino al 2023, arriva a 150 milioni). Per dare sostegno alle imprese più giovani la misura prevede anche l’offerta di servizi di tutoraggio.
A partire dall’8 aprile, la presentazione di domande è stata bloccata, fino alla riapertura del 19 maggio. Chi vuole potrà rinunciare all’istanza già presentata e sottoporsi alla valutazione con i nuovi criteri, più favorevoli.