Professione

Erasmus plus, via ai bandi per mobilità e formazione

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di Desiree Scalia

Programmi di mobilità in altri paesi e attività di formazione. Sono questi, sul fronte delle imprese, i progetti che potranno essere finanziati tramite Erasmus Plus, il programma dell’Ue appena partito per il 2019, con la pubblicazione dei bandi.

A disposizione, solo per l’anno prossimo, ci sono fondi per 2,7 miliardi, con diverse scadenze, per sostenere istruzione, formazione, gioventù e sport con l’obiettivo di contribuire alla strategia Europa 2020. E ai traguardi di Et2020, il quadro strategico dell’Ue per l’istruzione e la formazione, mediante obiettivi specifici: migliorare il livello delle competenze e delle abilità fondamentali mediante la cooperazione tra enti di formazione e imprese; promuovere qualità, innovazione, eccellenza e internazionalizzazione per istruzione e formazione; realizzare uno Spazio europeo dell’apprendimento; rendere più attraente il sistema della formazione professionale.

Gli obiettivi

Il programma persegue i suoi obiettivi mediante tre azioni chiave: Azione chiave 1, ovvero mobilità individuale ai fini dell’apprendimento attraverso scambi all’estero per persone di ogni età; Azione chiave 2, riguardante la cooperazione per l’innovazione e le buone pratiche realizzata mediante forme di partenariato tra organismi complementari e finalizzata a creare iniziative congiunte, a sperimentare metodologie innovative nei percorsi formativi e allo scambio di know-how; Azione chiave 3, finalizzata al sostegno alla riforma delle politiche ed implementata sulla base di analisi di contesto, scambio di buone prassi e introduzione di strumenti di trasparenza.

Le proposte

Erasmus Plus è aperto a qualsiasi organizzazione attiva nel campo dell’istruzione, della formazione e della gioventù o in altri settori socio-economici, nonché alle organizzazioni che svolgono attività trasversali a diversi campi. I progetti devono essere presentati in partenariato: il numero di paesi e organizzazioni da coinvolgere varia a seconda della singola misura.

Sono previste azioni centralizzate, cioè gestite direttamente dalla Commissione europea, mediante l’Eacea, e azioni decentrate, la cui gestione è affidata alle Agenzie nazionali: per l’Italia questo compito è affidato a Indire (Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa), Inapp (Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche) e ad Ang (Agenzia nazionale per i giovani). I moduli di candidatura sono in formato elettronico, per permettere il trasferimento delle informazioni inserite nel formulario al sistema di gestione delle candidature comune a tutte le Agenzie. Per poter presentare o partecipare ad una proposta progettuale, l’organizzazione deve dotarsi di un Pic, un codice identificativo che si ottiene mediante la registrazione al Funding & tenders portal.

Le imprese

Il programma concede finanziamenti alle imprese coinvolte nelle misure previste dall’Azione chiave 2, ovvero le cosiddette «alleanze della conoscenza», «alleanze delle abilità settoriali», e i «partenariati strategici», per realizzare sinergie tra il mondo dell’istruzione e quello del lavoro, consentendo alle università, ai formatori e alle imprese di incentivare l’innovazione e lo spirito imprenditoriale nonché di elaborare, creare e testare nuovi programmi e curriculum formativi, per colmare le lacune in termini di abilità e competenze presenti sul mercato del lavoro.

Inoltre, il programma Erasmus offre la possibilità ai dipendenti delle imprese di accrescere le proprie conoscenze, competenze e abilità attraverso programmi di mobilità che prevedono periodi di formazione e job shadowing, presso enti di formazione e/o imprese dei paesi appartenenti al programma.

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