Commercialisti, sciopero dalle udienze tributarie dal 19 al 23 settembre
Le richieste: indipendenza dal Mef e mediazione affidata a un soggetto terzo
I commercialisti proclamano cinque giorni di sciopero per chiedere correttivi alla riforma della giustizia tributaria (legge 130/2022 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale 204 del 1° settembre).
L’astensione collettiva nazionale, decisa il 3 settembre, avrà ad oggetto la rappresentanza presso le Commissioni tributarie dal 19 al 23 settembre, in concomitanza con lo sciopero proclamato dall’Amt, l’Associazione magistrati tributari (si veda il Sole 24 Ore del 31 agosto).
La comunicazione ufficiale è stata fatta alla commissione di garanzia e agli enti interessati dalle associazioni nazionali dei commercialisti Adc, Aidc, Anc, Fiddoc, Unagraco, Sic, Ungdcec e Unico.
Sono due i punti critici della riforma su cui i sindacati chiedono di intervenire: la dipendenza della magistratura tributaria dal ministero dell’Economia e delle Finanze e la gestione della mediazione presso l'agenzia delle Entrate.
In particolare, si legge nel comunicato congiunto diramato ieri dai sindacati, l’allocazione organica delle corti di giustizia tributaria all’interno del Mef, le cui articolazioni sono anche parti necessarie del processo tributario, ha disatteso il passaggio alla giurisdizione della presidenza del Consiglio dei ministri, richiesta proprio per garantire indipendenza e terzietà degli uffici (aspetto questo fortemente criticato anche dall’Amt). Un errore, sottolineano i sindacati dei commercialisti, anche la permanenza dell’assegnazione della mediazione tributaria all’ente impositore, in luogo di un soggetto terzo, decisione che contrasta con un’equilibrata conduzione e positiva conclusione del procedimento deflativo.
Nel comunicato che annuncia l’astensione i sindacati ribadiscono la loro disponibilità al confronto con il legislatore e con il futuro Governo, per fornire ulteriori precisazioni e reperire margini di discussione entro i quali sia possibile individuare un terreno d’intesa.
In base al Codice di autoregolamentazione saranno comunque garantite le prestazioni indispensabili e cioè il rispetto dei termini perentori prescritti nell’ambito dei procedimenti tributari in merito all’attività di attestazione o in presenza di concordati (articolo 5, lettera f, del Codice di autoregolamentazione).
Nel comunicare agli iscritti la proclamazione dello sciopero i sindacati forniranno, oltre alle indicazioni operative, il modello della lettera da inviare ai clienti, almeno dieci giorni prima dell’astensione (quindi entro il 9 settembre) e il fac simile della comunicazione da inviare alle segreterie delle commissioni tributarie almeno due giorni prima della data stabilita dell’udienza; in alternativa il professionista può dichiarare la propria adesione allo sciopero all’inizio dell’udienza.