Nel lavoro di messa a punto dello schema di decreto legislativo sull’
antiriciclaggio
spuntano le
sanzioni proporzionali
e non quelle fisse. Una rifinitura tra Mef e Giustizia che dovrebbe portare il provvedimento che recepisce la quarta direttiva comunitaria sul tavolo del prossimo Consiglio dei ministri per un esame in prima lettura soprattutto per scongiurare la scadenza dell’esercizio della delega. Ieri sul testo c’è stato un confronto anche con i professionisti. Sembra essere confermata l’esclusione degli adempimenti antiriciclaggio per le
dichiarazioni fiscali
e le
buste paga
(si veda quanto anticipato su queste colonne il 16 febbraio scorso). Allo stesso tempo non si profilerebbe nessun ulteriore aggravio di oneri sui professionisti che ricoprono incarichi di sindaco o revisore, anche se occorrerà aspettare il testo finale. L’
adeguata verifica
scatterà soltanto a incarico assunto e non al primo contatto. Ma sicuramente il tema più delicato è quello delle sanzioni. Quella da un milione di euro dovrebbe scattare solo mquando c’è una
fattiva partecipazione
del professionista alla creazione di un quadro di riciclaggio. «Ampia soddisfazione per l'esclusione degli adempimenti e attendiamo fiduciosi un intervento sul quadro sanzionatorio» è il commento della presidente dei consulenti del lavoro Marina Calderone. Soddisfazione espressa anche dal presidente del Cndcec, Massimo Miani, «per l’attenzione dimostrata nei confronti dei professionisti».